venerdì 11 gennaio 2008

Uscite cinemiche della semana... cioè oggi!!!

Mi viene in mente che nelle prossime settimane escono un po’ di filmetti che vorrei vedere.
Ci prepariamo all'arrivo dei Festival fino a maggio, perciò...
Solo curiosità, nessuna pulsione verso capolavori presunti… per ora non ce n’è traccia.
Ieri ho visto La Bussola d’oro con una Nicole Kidman veramente imbalsamata, il che a 40 anni è davvero ignobile!!! Rughe scomparse, naso ritoccato, labbra gonfiette e zigomi perfettamente alti. Ma come si fa, dico io?
A parte ciò, il film è carino, ma breve; ha un incipit interessante e dato che di Trilogia trattasi, aspetto di vedere il resto del racconto. A tratti sembra povero, ahimè, perciò non comprendo la scelta di non aver arricchito maggiormente la prima parte che, in genere trascina, le due successive. Tra l’altro, mi dicono fonti accreditate, che il librone di Philip Pullman è un Best Seller in Inghilterra, mentre qui non mi risulta un marketing serrato, nonostante ci fosse in vista l’uscita del film con due calibri tipo la Kidman e Craig (non mi riferisco al Signore degli Anelli che aveva una luce propria, ma Le Cronache di Narnia, per esempio...).
Comunque c’è un disegno generale, in questo libro/film, che mi puzza. Qualcosa che riguarda il libero arbitrio e una guerra per scardinare un potere… che per caso, vi ricorda qualcosa???
Bene, dopo avervi lasciato questo dubbio, torniamo a noi.

Esce oggi:
Io sono leggenda
di Francis Lawrence, con Will Smith, Alice Braga
Ennesimo film con metropoli USA deserte in un'epoca futuristico-catastrofica e l'unico superstite-eroe. io non ne posso più. Voi?

Bianco e nero

di Cristina Comencini, con Fabio Volo, Ambra Angiolini
La radio/TV prestata al cine: i talenti in salita Volo e Angiolini che recitano molto meglio di chi ha studiato in scuole serie… anche se la Cristina un po’ mi stufa!

Cous Cous
di Abdellatif Kechiche, con Habib Boufares, Hafsia Herzi
Non vedo l’ora. Sti film di sapore/odore orientale li amo moltissimo, perché dipingono un mondo lontano, ma che conosciamo solo attraverso luci distorte da tutti gli altri canali mediatici. Il loro cinema lo fanno loro stessi e Kechiche s'è fatto notare con La Schivata e Tutta colpa di Voltaire! Hafsia Herzi poi ha vinto il premio Mastroianni come miglior attrice emergente, alla 64 Mostra del Cinema di Venezia (2007).

L'allenatore nel pallone 2
di Sergio Martino, con Lino Banfi, Anna Falchi, calciatori e allenatori
VI PREGO, NON BUTTIAMOI SOLDI COSI’!!! E’ troppo chiedere nuove idee, invece di ricalcare i successi di film di ben 23 anni fa e che testimonia il trash dilagante negli anni ’80????

Non posso nascondere, però, che aspetto con ansia patologica, direi, film come la Signorinaeffe, Into the wild (per voi, ché io l'ho visto alla Festa del Cinema in lingua oroginale che è molto meglio, dopo aver ascoltato i doppiatori affibbiati al povero Alexander Supertramp/Christopher McCandless/Emile Hirsh!!!), Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie, L'innocenza del peccato (amato Chabrol), Caos Calmo (tratto dal libro di Veronesi che ho amato con il Nanni nazionale protagonista. Lo aspetto), Lo Scafandro e la farfalla e basta ché a Febbraio ci sono una marea di uscite e poi ne parlo un'altra volta!!!

buona visione,
Roby

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Recensione Caramel:
Un meraviglioso affresco a tinte rosa della realtà quotidiana di Beirut da un
punto di vista tutto femminile. Coraggioso, delicato, vola leggero sul cuore
delle donne per accarezzare le nostre anime di esseri unici e meravigliosi...
così ricche di sfumature.... Nel salone, tra colpi di spazzola e cerette al
caramello, si parla di sesso, maternità, sentimenti, con la naturalezza, la
complicità e l'intimità tipiche dell'universo femminile...anche in un contesto
che potrebbe sembrare così diverso e lontano dal nostro.
Labaki (regista e protagonista) usa la camera con un occhio garbato e attento
sulle amare controversie quotidiane, ma senza mai essere scontata o
stucchevole, raccontandoci storie di vita normali ma di donne così speciali nel
raccontarsi, nel viversi, che ci/si restituiscono autenticità e femminilità.
Nulla sfugge alla macchina da presa di questa regista esordiente (tra l'altro a
mio avviso intensa e bellissima): suoni, luci, colori, odori hanno piglio e
precisione da vera professionista con passaggi di stile niente affatto
trascurabili.(assolutamente pregevoli per un'opera prima!).
Un applauso a parte merita anche la colonna sonora (sarà che io amo tanto
quelle atmosfere...) che ti accompagna come in un valzer dei sentimenti,
evocando il torpore tipico della musica araba, corale e malinconica,
sentimentale e languida....che ti confonde, ti culla, riscalda le emozioni.....
Aggraziato, fluido, cremoso.
Un vero Caramello insomma....

Bea

Anonimo ha detto...

il peggior film degli ultimi mesi.
melenso come nemmeno certi polpettoni su raiuno, retorico oltre ogni immaginazione, anche per chi non disprezza le commedie sentimentali e i film di genere che, come questo, puntano tutto sul mood, sul ''creare atmosfera''
inquadrature da fotoromanzo, una serie di personaggi concepiti come nei fumetti (esagerati, slegati, macchiettistici) e tratteggiati ammiccando ad almodovar (i tipi umani: la lesbica, l'amante, il poliziotto incorruttibile che si lascia corrompere, la mogliettina, etc) ma senza nemmeno una briciola del buon pedrio. dosaggio amatoriale e noiosissimo degli intrecci (che passa dal prevedibile e banale all'incompiuto), dialoghi che voglionon essere drammatici ma che spesso sono comici ("figlia mia, il matrimonio è come un melone: devi aprirlo per vedere cosa c'è dentro"). nemmeno nei baci perugina si legge roba simile
insomma, un filmaccio ipertrash che punta in maniera furba al sentimentalismo più facile, alla presa caramellosa sulla femminilità compiaciuta e in fondo triste
un affresco kitsch non solo realizzato male da tutti i punti di vista di qualsiasi canone cinematografico (e non c'è bisogno di essere ghezzi & o leggere i cahiers du cinema, non è questione di cinema con la C maiuscola o minuscola) ma anche concepito male: pretesa di affresco intimo col risultato di essere indigesto, una serie di scene giudtapposte, quadretti compiaciuti come quei tramonti verde fluo con la luna viola che si vendono per strada

scena culto: montaggio alternato tra la macchina per cucire e la ricostruzione dell'imene della neosposa che non vuole far sapere al futuro marito di non essere vergine. spunto interessante, comprensibile forse più al pubblico
libanese che al nostro, ma in ogni caso realizzato in maniera ridicola

caramel è un b-movie di serie c che punta al pubblico di serie a. triplo inganno appiccicoso...

Anonimo ha detto...

Critica alla critica:
classico commento maschilista intriso di pregiudizio (forse anche culturale??), sprezzante nella forma e negli intenti, volutamente dissacrante nella stesura dei commenti, gratuitamente dissacrante.

Eogcentrismo Ipertrofico della professione: osservazioni stilisticamente rilevanti e poca partecipazione: anche nello scrivere così come nello girare i film ci vuole il cuore e non solo la testa, perché il pubblico non è fatto di soli critici...

Io mi sono fatta volentieri prendere in giro e affabulare da questo polpettone mieloso.
Esagerata.

p.s. i baci perugina non c'entrano per niente: si tratta di un modo, quasi allegorico, di rendere le metafore della vita tipico della cultura araba...perchè pesca nella cultura popolare, in un certo retaggio retrogado di approccio al mondo...è chiaro il contrapporsi della cultura orientale a quello occidentale, che cerca di emulare ma nello stesso tempo, vuole mantenere il filo della tradizione...

Robiciattola ha detto...

concorso sul melone!
anche in calabria facciamo così!!!

ah ah
:)

dai dai, combattete!
:)
robi

Anonimo ha detto...

Recensione BIANCO&NERO:
Ne abbiamo veramente abbastanza di questo dilagare di temi sociali presi in prestito dal cinema 'povero' italiano per garantirsi un effimero consenso.
Il tema è inflazionato, abusato, esaurito, ridotto a caricatura di sé stesso....il film è ripetitivo, vincolato strettamente al titolo su cui gira e rigira e l'intento (e l'occhio) della regista è fisso, statico, sia nelle scene che nei dialoghi, con una ripetizione estenuante e gratuita del concetto...ma dobbiamo ridere per sdrammatizzare o dobbiamo essere mortificati??non si è capito....
Perché allora se vogliamo fare un cinema impegnato non denigriamo un tema sociale a mero strumento di contorno...o come spunto per fare del sarcasmo gratuito e fuori luogo ma semplicemente narriamo una storia d'amore 'diversa' ponendo l'accento sul tema dell'integrazione e meno banalmente, su un approccio interculturale, sull'incontro fra culture diverse.
A me è sembrato più un film sui sentimenti, le emozioni, l'entusiasmo di una giovane coppia di amanti che sfuggono alla monotonia della vita di coppia (e anche qui dov'è la novità?); comunque sia i focal points restano la passione e il tradimento: tutto il resto fa da contorno sbiadito!
Fabio Volo non s'è l'è cavata male (considerando che faceva il panettiere prima di entrare nel mondo dello spettacolo), Ambra alla fine si arrangia sempre come può e comunque essendo il cast di 'basso profilo' erano tutti allegramente allineati tra loro. I ruoli più riusciti restano quelli secondari, come la Bonaiuto, la Ricciarelli e la sorella della nera che hanno salvato veramente il film dall'oblio della retorica dei conflitti razziali...
Finale non del tutto scontato ma la sceneggiatura e i dialoghi lasciano intravedere veramente scarso impegno. Qualche ispirazione giusta c'è, ma i personaggi non si mettono in discussione, non hanno vita autonoma in quanto imbalsamati nei cliché del pregiudizio.
Debole, leggero, scontato. Minestra riscaldata.
Veramente troppo anche per una Sociologa.

Anonimo ha detto...

calma, respira
da una che si fa trasportare in questo modo da caramel mi sarei aspettato tutto tranne una reazione così scomposta, emotiva e confusa. inopportuna – chè io non ti ho attaccato – e soprattutto vuota poiché non entra nel merito di nulla (ora ci arrivo, tranquilla. nel frattempo scarta un bacio perugina, magari ci trovi la massima della vita). parlare di pregiudizio senza conoscere una persona è un bel paradosso controproducente, una contraddizione che nel migliore dei casi si chiama banalità (sub-culturale?)
non ho scritto mica ‘ma chi è questa provinciale, la tipica sfigata che si chiude in casa a parlare male degli uomini, che usa il lessico di formule retoriche di quart’ordine (“vola leggero sul cuore delle donne per accarezzare le nostre anime di esseri unici e meravigliosi”: un mix tra rapput di claudio bisio e le parodie delle imitazioni dei beatnik casarecci oppure: “ti accompagna come in un valzer dei sentimenti”, e la mia preferita: “riscalda le emozioni”) e non ci capisce nulla di cinema (“precisione da vera professionista con passaggi di stile niente affatto trascurabili” vera professionista? siamo seri.. ma che altri film hai visto?), la tipica pseudomistica acida cui bastano due passate di caramello per annacquare lo spettro del maschio e cullarsi tra assoli di ued
non ho fatto nulla di questo: pur non conoscendoti sarebbe stato ragionevole e plausibile leggendo la giostra di aggettivi con cui hai condito il piatto vuoto della tua recensione. del resto tu hai fatto esattamente questo: invece di parlare del film hai attaccato uno che non conosci sulla base di pochi elementi senza nemmeno utilizzarli per (provare a) smontarli e/o confutarli
col tuo secondo intervento queste mie intuizioni si sono rafforzate e tu sei andata fuori strada: io mi sono limitato ad una analisi precisa, articolata e logica – ancorchè, certo non condivisibile nel merito – del film. è facile ascrivere gran parte del tuo andare fuori tema proprio ad un astio e ad una rivendicazione ossessiva di una femminilità (di cui definisci contorni e identità in maniera molto banale e parodistica): “anime di esseri unici e meravigliosi... così ricche di sfumature”
ora, per riportarti al tema (niente discussione su cosa sia femmile e cosa non lo sia, né sul maschio come animale incolto e senza sfumature) sappi che:
a me piacciono i film sentimentali, mi piacciono molto le opere di maniera che puntano sul mood, sul microuniverso di emozioni (oddio, sto parlando come te..). è intrattenimento consolatorio e piacevole, non ci trovo nulla di male. anzi. non è dunque questo tipo di film ma questo particolare film. questo è il punto che t'è sfuggito
ora fai così: prendi quest’ultimo paragrafo, leggilo per primo. cullati all’idea di un uomo cui possa piacere farsi intorpidire da un affresco a tinte rosa. se riesci a visualizzare questa immagine (se non ce la fai puoi scartare anche un tronky e se proprio non funziona concèditi un mega baklava e tutto passa). ora, visualizzato il sottoscritto che sprofonda nella sala, che pregusta questo tuffo rileggi la sua recensione in tutti i suoi aspetti, in tutte le sfumature (sì, le sfumature…). davvero, senza ironia: leggila con calma e senza livore. se squilla il telefono ed è la tua amica che vuole sfogarsi su quello stronzo di.. lascia perdere. sorridi e invitala a farsi la ceretta. del resto le metafore del film sono quello che sono: grossolane e facili

Robiciattola ha detto...

calma calma,
prima o poi vi farò incontrare!!!

:)

vi siete accesi eh?

r

Anonimo ha detto...

Caro Mr. "So tutto io"..non era mia intenzione davvero urtare la profonda sensibilità...se avessi saputo che ciò avrebbe scatenato tale dose gratuita di insulti e e nefandezze...comunque se hai risparmiato i soldi dell'analista io sono contenta...veramente con tutto il cuore..
vedi è proprio in questi casi che si vede la superiorità di noi essere unici, aggraziati e ricchi di sfumature...cosi patetiche, acide, sfigate eppure così devote al perdono, alla tenerezza, alla comprensione di un disagio esistenziale...quale essere nato uomo..
Lo capisco è dura: andare alla ricerca di un ruolo perduto, di un posto nel mondo, di una professione sicura dove poter gridare al mondo 'Io esisto-guardatemi'...tranquillo...la tua critica è perfetta..puoi dormire sonni tranquilli...e io non sono una professionista né un critico...quindi dormirò sonni ancora più tranquilli dei tuoi!!!
Il senso delle mie 4 righe era solo per dire "ma perché ti prendi così sul serio"???perchè non ci lasci in pace....
Ora potrei risponderti punto per punto ma non posso perdere tempo perché devo andare a farmi la ceretta...perdonami ma io nelle metafore grossolane e facili ci sguazzo...
Ah!pensavo...(per non andare del tutto fuori tema) che.....ti ci vorrebbe proprio un po' di Caramello sai??perchè mi sembra che di veleno ne hai già preso a sufficienza...

Anonimo ha detto...

m hai mangiato limoni prima di scrivere?ti trovo acida e gratuita e il film può anche non piacere a tutti, per la prossima volta ricordalo e pensa a chi ti leggerà.

Anonimo ha detto...

per chiarezza e precisione: i miei commenti sono il secondo (la recensione) e il quarto (calma, respira)

Anonimo ha detto...

e chi è l'anonimo dei limoni allora??ah va beh...me so' fatta un sacco de nemici....ahahahaha...
p.s. ma poi non è lo yogurt quello acido??e io che me faccio i bagni nel caramello...ma non fanno effetto proprio allora!!!
;)
beatrice l'acidona...
per Mr.'So-tutto-io: non ho dubitato nemmeno un attimo che il commento non fosse tuo...non andiamo d'accordo ma non scrivi cose così banali.
beatrice

Anonimo ha detto...

Roberta, sono Marco, l'amico di Tiziana.
Ma allora il blog funzionaaaaa!!!!!!
Ciao

Anonimo ha detto...

tiromancino smettila di fare michael jackson che balla moonwalker in praça do comercio con la nebbia e la faccia di max gazzè!!!!!

Anonimo ha detto...

Levateje er vino... anzi, O VINHO!
Questa è tutta una manovra per abbassare i toni di questo assurdo conflitto. e i nani moretti che si annideno nella cotonina delle poltrone del cimena causando forti pruriti alle parti intime, è vero.

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