lunedì 21 luglio 2008

Dal Blog di Crosetti

“Vedo lenzuola bianche, stese ad asciugare su un prato, in cima a una scogliera, le muove il vento, le lenzuola si gonfiano, con leggerezza e io sono disteso ad aspettare: qualcuno che aspetto sta tornando. E’ quel che vedo, quel che provo. E’ la cosa più bella che si possa provare: liberazione. Non libertà, liberazione. Svegliarsi dall’anestesia ed essere ancora vivi. Avere l’esito della biopsia e tutto è a posto. La foto che ho nel portafoglio: gli internati nel lager il giorno in cui i russi buttano giù il filo spinato con i carri armati, il conte di Montecristo, il superamento del lutto, liberazione, lenzuola bianche, la fine dell’attesa. Non c’è niente che valga altrettanto, il dolore è una strada, in fondo c’è il traguardo. Non è la conquista che conta, è la liberazione”.

(Gabriele Romagnoli)

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