giovedì 29 gennaio 2009

Promemoria di Marco Travaglio - Ambra Jovinelli

Visto ieri sera.
Lo spettacolo è durato circa 3h e 30m. Eh si, ce n'erano di cose da dire...
Promemoria sarà all'Ambra Jovinelli fino al 1° febbraio ed è tutto esaurito, ahivoi.
Dietro al Travaglio parlante, c'erano due ragazzi che mettevano la musica, tra un monologo ed un altro, oltre a farci risentire le voci di uomini coraggiosi piuttosto celebri:
Martin Luther King e Paolo Borsellino. La voce di quest'ultimo è stata confusa nientepopodimenoché con quella del suo principale antagonista... il paradosso: Totò Riina!!!
Da chi? Qualche giornalista del Riformista che era in sala e che aveva scritto un pezzo sullo spettacolo proprio ieri mattina. Sono stati attenti...

Non è un giornalista simpatico a molti, ma io preferisco un giornalista irriverente, indisponente, spesso, a quel popolo di professionisti presunti che non hanno capito il senso di stare al servizio dell'informazione e fare questo servizio per noi.

Ne ho discusso poco tempo fa, ma anche stamattina e poi poche mattine fa.
Si, lui è un liberale, non è di sinistra e allora?

Io ieri ho avvertito un dolore al petto, poi un'ulcera perforante, poi l'appendicite acuta, poi anche qualche risata, ma amarissima!

La storia che ricorda Travaglio è vera, provata, processata, scritta, ma la gente trova più facile dimenticarsi di tutto, che rammentarsi di tirar fuori la propria dignità e lottare per avere un'aria più respirabile. Conclusione? Forse non abbiamo neanche più una dignità da difendere!
Giorni fa parlavo della situazione dell'Italia che non ha speranze e mi hanno fatto l'esempio degli USA che "grazie" agli 8 anni di Bush, adesso c'hanno visto giusto, proclamando quasi con un plebiscito la vittoria di Obama, ché senza i fallimenti di Bush, non avrebbe avuto chance, questo il succo. E può essere, ma gli italiani sono diversi.

La borghesia italiana, quella che si identifica in Forza Italia, ma anche quella che sta nel PD, quella che non si interessa di politica e che ha dato vita a partitucoli che, per quanto raccolgano grandi consensi, non fanno davvero più leva negli ideali dei padri fondatori della patria (che in USA solo a nominarli la gente si inchina e respinge ogni politico colpevole - certo con Bush c'hanno messo un po', ma... -), morti e sepolti e dimenticati da tutti. I frequentatori tanto di Palazzo Chigi, quanto di Palazzo Madama, sono i portatori di interessi propri e/o di altri e questo e solo questi devono essere difesi a scapito del paese e dei contribuenti... figuriamoci gli ideali, in questo frattempo dopo sono finiti... Ve lo devo dire, o ce la fate da soli?

La Calabria, poi, dalla quale vengo, è un piccolo ricettacolo di tutti i vizi italiani, quindi ho ben presenti i limiti che non si riescono a superare, quelli di cui ieri Travaglio parlava, in un estremo tentativo di risvegliare le coscienze.

E tutto questo, la mafia, la camorra, la 'ndrangheta, la sacra corona unita, i politici di mani pulite o di tangentopoli sono "abitudini" o comportamenti/atteggiamenti mentali (a fargli un complimento) talmente incancreniti che a sdoganarli per RIFORMARE un posto come questo, so io cosa ci vorrebbe... e forse non basterebbe!

C'è qualcuno che mi parla di altro, di: sviluppo ecosostenibile, cultura della pace, di precarietà. E c'è Vendola che è vivo e lotta insieme a noi, per carità, come al solito. Ma è un cane che si morde la coda... le cose sono intercambiabili quando si vuole lottare contro logiche di potere!

Forse chi vive al sud capisce di più i discorsi legalitari, moralizzatori e di rispetto delle regole fatti da Travaglio, che non il resto.
Perché a mio parere, se non c'è la base per la torta (giustizia) come fai a metterci le ciliegine (ambiente, pace e lavoro)??
E vi assicuro che al sud questo non si percepisce e nessuno, ma proprio nessuno pensa prioristicamente ad ambiente, pace e lavoro, perché prima c'è da superare lo scoglio principale che infetta la politica da decenni e addormenta le opposizioni di ogni istituzione e anche i cittadini, provocando tremendi intrecci incestuosi.

La coscienza civile non esiste, in Italia.
Figuriamoci se si può pensare alla pace e all'ambiente!
Prima sarebbe utile sdoganare l'idea di lavoro unita ai favori da chiedere, al voto di scambio, lavoro in nero, ma tutto questo fa parte di legalità e coscienza, non di precarietà e lavoro, in generale, che sono ciliegine!

Il proprio orto è la sola cosa che ci intereressa, nessuno faticherebbe più per il bene comune.

Scusate la lungaggine, ma mi stava a cuore l'argomento.

Roberta

4 commenti:

Anonimo ha detto...

come al solito che belle riflessioni sai fare, sia che parli di film, sia che parli di "società civile"...!Ormai non ci si incazza più, la quotidianità è uno show la cui replica va ogni ora su tutte le reti nazionali...!nessuno si pone il perchè ma lascia che tutto scorre...!!curcati juncu ca' schiumara passa si dice da noi..!E' questo aspettare il continuo divenire delle cose che fa si che chi sta distruggendo identità, unità approfitta per fare i porci comodi suoi...!!
il tuo amico gazzosaro..!!

Anonimo ha detto...

grazie robi.. i tuoi pensieri mi fanno sentire meno sola.
ti abbraccio.
alessia s.

Robiciattola ha detto...

già, l'importante è che però non ci debba essere sempre il Travaglio di turno a farci il "promemoria"...

robi

Unknown ha detto...

Ma il promemoria sveglierà dal torpore più che ventennale gli Italiani?

Grazie Marco!
Grazie Roberta!

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