martedì 24 agosto 2010

STOP

E' proprio ora.
Soffoco.
Che rientro in casa e colgo questa tremenda verità: le ferie sono finite.
Stamattina mi affacciavo nello Jonio ed ora davanti agli occhi c'è il balcone chiuso come l'ho lasciato lo scorso 5 agosto.
Da dove cominciare?
Riattacco la luce, generale e parte la TV, la luce in cucina, si riaccende un cellulare che avevo lasciato qui alla partenza, ma me ne sono accorta in taxi, too late.
Il canale TV è MTV. C'è un cartoon giapponese.
In treno invece avevo deciso di vedere UP, ma non sono arrivata nemmeno a metà perché non c'era un presa di corrente realtiva al mio posto a sedere che non era proprio un posto a sedere, perché ho vagato per 3 diversi numeri della carrozza 1 e 2, perciò ho trangugiato 200 pagine della Oates, assolutamente chiusa in un eremo dell'ultimo rifugio lato finestrino, ma anche corridoio, visto che era la fila singola ;)

Ovattata.
Nonostante i bambini.
Ovattata, nonostante le gridate di uno in preda ad una crisi isterica a Napoli.
Ovattata, nonostante i due cambi a Catanzaro Lido e Lamezia Terme e nonostante fossimo in ritardo e, in effetti, sia riuscita e prendere sempre quello successivo al cardio palma.
Insomma.
Chi è l'assassino?

Buona ultima settimana di agosto,
Robiciattola

4 commenti:

Jazzer ha detto...

bentornata in questo assurdo mondo che si chiama lavoro... si potesse farne a meno! :-)

Robiciattola ha detto...

... e invece ti confesso che mi è mancato. più che altro la quotidianità normale. c'è un momento in cui la vacanza può sembrare troppo lunga e sfilacciarsi, tanto da diventare qualcosa che non ti appartiene, ma dalle quale sei posseduto. beh, ma questa è un'altra storia.
bentornato pure a te!

Anonimo ha detto...

ma se non lavoramiamo per noi stessi come si fa a dire che il lavoro ci appartiene

Robiciattola ha detto...

io parlavo dell'appartenenza della vacanza!

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