mercoledì 29 settembre 2010

Joanna Newsom - 28/09/2010 - Auditorium Parco della Musica, Roma

C'è che ti trovi nella Sala Sinopoli, la mia preferita del Parco della Musica di Renzo Piano, perché ha la giusta misura dell'intimità e del ritrovo e attendi che sul palco salga questa tizia che hai ascoltato una cosa come 4 anni fa e che nel frattempo ha continuato a suonare la sua arpa e la sua musica poco orecchiabile...

Sul palco, non certo di un concerto di classica, campeggia un'arpa, un pianoforte a coda e vari sgabelli corredati di strumenti a percussione e a corda. Un fiato solo. Avevo precisato che non si trattasse di un concerto semplice, di facile ascolto. Io stessa i suoi album non li ascolto mai troppo a lungo, ma la ritenevo una esperienza interessante quella di ascoltarla dal vivo.

Have one on me è il suo ultimo disco e Ondarock, il sito a cui mi affido nei momenti di mia personale distrazione, dichiara:
Have one on me è un disco partecipativo, che cerca l'emozione e la compassione e che adatta a questo fine - con una naturalezza a dir poco sorprendente - uno stile ostico e che sembrava andare in tutt'altra direzione.
Bene. E' così, ancora una volta, osservo che con la musica si scoprono tanti talenti anche giovani. Lei ha, oggi, appena 28 anni. Si spostava dall'arpa al pianoforte, come fosse acqua fresca. La accompagnavano due violini, un sax vestito da Ken o Big Jim (beh, si, in effetti era biondo, dunque Ken!), strumenti a corde vari per una sola persona e percussioni varie, per un'altra.
Il concerto è stato splendido, perfetto, ineccepibile. Lei ha una voce magnetica: o la odi, o la ami. Io ho deciso per me e nessun altro: la amo.
E' un'artista. Che ha pizzicato quelle corde rendendole indie, folk, pop... all'uopo. Ma la sua voce è lo strumento che la rende più aliena.
E' talmente particolare che, durante l'esibizione, mi sono piovuti in testa un sacco di nomi che mi sembrava potessero essere parte del misto di voci che facevano la sua, tutte insieme. Dipende un po' dai momenti. Dalle note.

Loreena McKennith, Beth Gibbons, Bjork, le Cocorosie, come mi ha giustamente suggerito qualcuno, Kate Bush, anche, si e Tori Amos.

Ma comunque difficile. Ero concentrata. Attenta ad ascoltare ed osservare gli strumenti, l'interazione tra di loro nel trovare l'incastro, più che la melodia. Talmente impegnata a non perdere una nota che ogni poco, a farci caso, mi sono riscoperta, a più riprese, tesa. Proprio tesa sulle gambe.

Detto questo, spero di avervi incuriosito abbastanza.
E dunque, buon ascolto.

notte,
Robiciattola


Ps: se non altro, all'Auditorium, per tutto il corridoio, ci sono scatti di vari fotografi italiani, da Mimmo Jodice a Gabriele Basilico. Fuse con la musica. In qualche bizzarro modo che vi invito a scoprire. Quelle di Basilico, se lo conoscete, in genere, sono davvero buffe.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Quel che si dice un post velocissimo!
A cui non si può che rispondere con un set fotografico altrettanto rapido ;)
http://www.flickr.com/photos/saledargento/5034286381/#/photos/saledargento/5034286381/in/set-72157624931558005/

Bel concerto, peccato per l'accordatura fatta male (l'ha fatta un tipo che giocava con l'iPhone mentre accordava, che esista un'app per accordare le arpe?), il microfono che scendeva e qualche stecca sua.
£ o 4 anni fa al Circolo degli Artisti fu forse più bello, ma lei è speciale :)
Ciao!

Robiciattola ha detto...

quello al circolo l'avevo perso, non ricordo per quale motivo, peccato. sulle corde, beh succede e non ho nemmeno citato l'accaduto, perché a chi suona davvero può succedere. le stecche????????? Uhm, ma sono stata attentissima e non le ho sentite. sei sicuro? a me sembrava perfetta, appunto, sicura di quella voce così particolare. faceva molti acuti tra le note e le parole. non sono convinta.

Robiciattola ha detto...

ah belle le foto, bravo!

Anonimo ha detto...

good intensions paving company, la mia preferita dell'album.
ti segnalo O'o di john zorn: l'ascolto sempre dopo have one on me.

buonagiornata

K.

PS: bello il cab giallo. nyc?

Robiciattola ha detto...

@K.: si

Roberto ha detto...

Ciao Roberta, sono il tuo omonimo flickerino :)

C'erano degli arpeggi a volte molto diversi dal disco, a me parevano stecche. Vabbe' pero' io non ho mai suonato l'arpa :)
Grazie per le foto e bel blog :)

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