martedì 8 febbraio 2011

Se non ora quando?

Tornata dalla Patagonia da 2 settimane, dopo tre settimane di distacco quasi totale dalle vicende italiote, mi sento già assediata e stufa. Quasi, perché qualcuno ha pensato bene di inviarmi un articolo di giornale che faceva un sunto delle attività sessuali del nostro premier. E sì che avrei fatto bene io a non guardare nemmeno la mail... Stavo così bene a non sentire di queste imbecillità… e adesso ci scappa la manifestazione Se non ora quando? Che si terrà domenica 13 febbraio, in varie città d’Italia. A Roma l’appuntamento è per le ore 14 a Piazza del Popolo (qui gli altri appuntamenti).


E’ importante, insomma. Voi ci siete? Tutte. Tutte le donne, anche quelle che non possono venire, ma che saranno in piazza virtualmente. Ho letto di una polemica terminologica, sul Corriere, rispetto a questa manifestazione. Ma l’importante non è il messaggio? Un manifesto rosa. Uno in cui non ci sono tette e labbroni o assegni da urlo, un manifesto di libertà. Non c’è più spazio, e tempo, per le polemiche terminologiche. C’è solo un piccolo margine per guadagnare di nuovo movimento, per richiamare in vita una dignità persa e ricordarla, perché no, a chi non se n'è accorta, un margine piccolissimo per tornare a sognare, essere normali, guarire le cose serie e non essere più l’obiettivo di barzellette, gossip & co. Ce la possiamo fare.
 
r.

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