venerdì 11 febbraio 2011

Vallanzasca - gli angeli del male


Renato Vallanzasca. O, meglio, Vallanzasca, gli angeli del male. Il film di Michele Placido è tratto da un libro dello stesso criminale Il Fiore del Male.
Ho letto di una polemica montata, quando solo s’è cominciato a parlare di questo film. O quando Kim Rossi Stuart ha deciso di prendere le sembianze di Renatino, tutti giu. Un po’ come quando Scamarcio Riccardo ha interpretato Sergio Segio, terrorista tra i fondatori di Prima Linea, nel film di Renato De Maria La prima linea: per molti dare il ruolo di un terrorista ad un sex symbol poteva essere un rischio per un pubblico non consapevole, non pronto, troppo giovane e seguace del bel Riccardo. Segio poteva diventare un eroe, una persona da imitare. Tuttavia, mi pare che il pericolo sia scampato.

Io volevo vedere questo film per Kim Rossi Stuart. E la curiosità, l’interesse, anzi, è stato premiato, soddisfatto.  Ed è qui che sta anche la differenza del rischio: Scamarcio è acerbo, non bravo, diventato famoso con un film per ragazzine; Rossi Stuart ha un’altra età (Fantaghirò è ormai lontano!), è fuori dai giri del gossip, dei calendari, delle foto sceme con lo sguardo da pesce lesso ed è diventato bravo, dicevamo pochi minuti fa, da Senza Pelle - di Alessandro D’Alatri - in poi.

Fatto questo inciso, direi che possiamo cominciare a parlare del film. A me Michele Placido non piace. Lo trovo furbo. Non mi piace questo modo di pescare gli attori più bellini - che a volte capita ahiloro, di essere anche bravi – di scegliere le scene più accattivanti di nudo o di sesso o insomma... no. Lo trovo improvvisato, commerciale, non davvero attento come sembra ai meno attenti.
La scelta di questo cast mi è parsa superficiale, per esempio.
Kim Rossi Stuart, Filippo Timi, Gaetano Bruno e, forse, Scianna, non sono male. Tuttavia un cast intero, ahimè, non credo possa reggersi su tre attori, due dei quali appaiono per meno di mezzo film. Paz Vega è doppiata terribilmente. La Solarino non mi convince mai, un po’ piatta. Pollice verso anche per gli altri della banda e per tutte le mille comparse usate: carabinieri, polizia e varie. Allora la domanda è: perché? In fondo basta cercare meglio, pescare un po' nel teatro...

Un’altra cosa importante: ho percepito una voglia di imitare la regia della serie di Romanzo Criminale, che sarebbe un bell’affronto, visto che Placido è il regista del lungometraggio precedente, cosa che gli ha fatto guadagnare, almeno per la prima serie, il ruolo di consulente. Ma Sollima è stato bravo, bravissimo, eccellente, superiore. Il cast superlativo, tutto, tranne Patrizia!
Un regista deve saper scegliere la musica, il musicista, l’accoppiata scena-musica. Questo è quello che succede nella serie appena citata: una musica perfetta, calzante, azzeccata, in costante accoppiata con la scena. Come fa anche Sorrentino. In Vallanzasca la colonna sonora è composta ed eseguita dai Negramaro.
Vabbè non amo nemmeno questi. Giuliano Sangiorgi è un gigione, con quella voce. Ma considerazioni sulla musica in se’ a parte, mi chiedo: ma che c’entra questa musica con questo film?????????
La regia è frenetica, confusionaria, imprecisa. Dunque no, non mi è piaciuto. Insomma, se Placido fosse uno studente, direi che promette bene. Con imprecisioni, ma che ci sono comunque margini di miglioramento. Ma Placido ha i capelli bianchi... santo cielo!

notte e buon cinema a tutti, sempre

4 commenti:

Andrea ha detto...

Cara Roberta, nonostante tutto continuo a seguirti. Sul film Vallanzasca, non ho la competenza per fare una critica cinematografica come la tua, volevo comunque dire che neanche a me è piaciuto. L'ho visto come un voler rivalutare la figura di un criminale facendolo passare a volte come il capro espiatorio di una situazione che non dipendeva da lui. Tra l'altro ho letto che il vero Vallanzasca ha dato alcune "dritte" sulle vicende raccontate... ma allora il buon vecchio Michele ci prende in giro? perchè non l'ha detto subito che era un film dalla parte di Vallanzasca?.. vabbè dopo questi commenti ti saluto e vado a nanna.

Un caro abbraccio

Andrea

Robiciattola ha detto...

e mamma mia, "nonostante tutto"...
s, e' vero, un po' il capro espiatorio, come se nella frase "mi avete arrestato per cose inutili e poco importanti e per le cose gravi e che ho davvero commesso non mi avete nemmeno indagato", ci fosse un compendio della giustizia italiana che non funziona. ma, in fondo, anche al capone e' stato arrestato per frode fiscale, no? quindi... poco importa. e comunque l'avevano dichiarato entrambi michele e kim. non dalla parte di vallanzasca, ma... quasi

Ylenia ha detto...

Mammamia,avrei potuto scriverlo io..ogni singola parola.
Completamente d'accordo sul film..inconsistente.
Kim Rossi Stuart invece ormai sempre superlativo.
La serie di Romanzo NETTAMENTE superiore al film.
Tranne quella cana di Patrizia (mioddio,non c'era proprio nessun'altra adatta a quel ruolo???).
E i Negramaro. Io già li odio..ma il connubio tra la musica e il film mi è veramente sfuggito.

Sono emozionata, non mi sono mai trovata così d'accordo con qualcuno!!
:)

Robiciattola ha detto...

ah ah, ciao Ylenia, si... strano, ma anche molto evidente, ahimè.
sono prodotti commerciali, più che di buona qualità, a volte. è questo che rovina, un po', l'Italia... il commerciale!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...