giovedì 6 ottobre 2011

Steve Jobs (1955-2011)


All'accensione del mio mac stamattina, ho avviato Safari e mi sono trovata davanti ad una foto di Steve Jobs con la consueta data di nascita e di morte che si appone sulle lapidi. Dunque sì, la seconda era il 2011.
Si è parlato molto di lui, ultimamente, a causa della sua malattia, più che per il suo lavoro. O forse, anche, perché spesso ne ha parlato - al contrario di molti, tanti personaggi pubblici che non lo fanno - da un palco. Mi è sempre sembrato un uomo con delle motivazioni, un uomo sensato che provava sentimenti veri. Un genio e per questo anche un po' matto, ma alla genialità si perdona quel po' di "fuoriditesta" che gli permette di guardare oltre, prima degli altri ed in un modo diverso, dagli altri.

Anche le innovazioni tecnologiche fanno parte delle cose grandi, no?
Dunque, quello che mi ha commosso è stato il famoso discorso di Stanford, che potete riascoltare qui:

Parole da cui traspare umanità, normalità e grande umiltà.
Grazie

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ho ceduto e 2 giorni fa ho ascoltato questo famoso discorso su youtube e devo confessare di esser un'idiota per averlo snobbato per giorni pensando che fosse molto trendy tutto ad un tratto ascoltare Steve Jobs.
illuminante nella sua semplicità e profondamente commovente...e si mi sono commossa.
una perla di speranza in un mondo di gente che ha anche una direzione ma non sa come seguire il vento.

Dunia

Robiciattola ha detto...

il problema è che al vento una direzione gliela dobbiamo dare noi :)

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