martedì 30 gennaio 2007

Bobby (Kennedy) di Estévez

Bobby.
Film che racconta la sera del 4 giugno 1968 a Los Angeles, data legata alla morte di Robert F. Kennedy, fratello di quel JFK, presidente USA Democratico ammazzato nel 1963 a Dallas.
Il regista è Emilio Estévez, figlio di Martin Sheen (ehi, il capitano Willard di Apocalypse Now, quello che raccontava!) e fratello di Charlie, si quello di Hot shots!!!
Chi è che ha il nome giusto? Emilio! Perché, in realtà, il papino si chiama Ramón Gerardo Antonio Estévez!
Torniamo a noi. Perché fare questo film?
Non credo sia un semplice omaggio al quasi presidente Kennedy, piuttosto potrebbe funzionare da monito per il popolo degli Stati Uniti, intontito dal mondo che gira al contrario e dal caos del suo Presidente Repubblicano George Dabliu.
Già, perché l’epoca del film è quella di Martin Luther King, ucciso qualche ora o giorno prima, quella in cui si combatteva per le uguaglianze, quella in cui la gente sceglieva di rappresentare qualcosa di importante per cambiare un po’ la società, insomma quando ancora il grande popolo degli USA, numeroso qual era, riusciva a smuovere le teste dei giovani, dei politici, giustamente, con cause nobili!!! Perché c’era una forte speranza ed un’attiva coscienza civile.
Gli stessi Kennedy, per quanto collusi con vari personaggi sospetti, rappresentavano un’ideale di democrazia che oggi gli USA non sono più!
Era l’epoca delle marce pacifiste contro la guerra sanguinaria in Vietnam.
Oggi c’è la sanguinaria guerra in Iraq, da quanto? Tuttavia solo nei giorni scorsi abbiamo visto qualche stralcio di manifestazione pacifista, davanti alla Casa Bianca, contro Bush, la sua politica e la guerra! Jane Fonda è ancora lì, come negli anni 70!
Peccato che nessuno in cui il popolo crede o si identifica, si contrapponga a Bush, tanto da scalzarlo (…anzi, viene pure rieletto!!!).
Nessuno ha una voce forte, così come lo sono state quelle dei Kennedy, in un passato in cui la gente stessa si è dimostrata più sveglia, più reattiva!
Già, l’epoca era diversa… Ma siete poi così sicuri??

Il film è la cronaca di quella sera all’Hotel Ambassador.
C’è una carrellata di star nel cast, ma pare siano quelle schierate coi democratici che hanno lavorato ad una paga bassissima e… bravi, in fondo, hanno interpretato il piccolo mondo di grande speranza che viveva e gioiva dietro alla marea di voti della quasi presidenza, stroncata dal giordano Sirhan Sirhan. Poi vinse il presidente uscente: Johnson. Assurdo!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao Robiciattola, complimenti per il blog.. ma allora sei ancora intenzionata a boicottare Capossela?
Ciao

Anonimo ha detto...

dimenticavo, io sono quello del clan..

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