giovedì 12 aprile 2007

Einaudi VS Nyman


(Si somigliano pure... stessa pelata, stessa postura. Ma vi pare che quello di sinistra si fa la foto col letto in primo piano?!!!!)

Lo scorso 1° aprile sono stata all'Auditorium nella sala Santa Cecilia (enorme) a sentire Ludovico Einaudi che promuoveva il suo ultimo lavoro: Divenire.


Cd di sperimentazione (non ha scoperto l'acqua calda, secondo me!) che presenta, oltre al noto Ludovico, un sestetto d'archi e Robert Lippok agli strumenti elettronici (uno dei due To Rococo Rot: http://www.myspace.com/torococorot) che lo supporta in quest'ondata di "new sound"!
La sala era gremita e, come al solito, la gente non sa mai quando applaudire!

Cioè, d'accordo con l'elogiare virtuosismi e bravura oggettiva, ma perchè disturbare artisti e ascoltatori?

SI APPLAUDE ALLA FINE DEL PEZZO, non prima che finisca!
Affinate le vostre orecchie...

Ma veniamo al dunque.
No, non mi emoziona!
Già la prima volta, all'Auditorium, nella Sala Sinopoli, che trovare i biglietti era stata una vera impresa, c'era chi mi parlava di emozione, ma no, non era l'uomo per me!
Forse non riuscivo a capirne la grandezza, ma avevo l'impressione che non fosse niente di nuovo.

Lui è bravo, su questo non discuto, tuttavia per me non c'è nulla di nuovo nelle sue note.

Ed ecco qui che viene fuori la mia parte snob!
Me ne rendo conto, lo so.
In sostanza credo che il grande pubblico che lo segue (Ferdy e Paolo non ve la prendete che voi non siete inclusi, perchè vi conosco!), trovi in lui un talento e una nuova musicalità, tutt'altro che classica, proveniente dal pianoforte.
Il pianoforte, per la gente, è legato alla musica classica oppure ai grandi della nostra musica leggera (Conte, Fossati... ), mentre lui opera una nuova scoperta e piace!
Ma piace perchè è nuovo e fa trend o perchè non c'è altro?
E' sempre questo il dilemma, in italia.

Nella Sala Santa Cecilia, quella sera, sembrava che si volesse deificare qualcuno, santo subito, per aver dato un nuovo punto d'ascolto al pubblico.
OK, Le Onde, il suo primo CD è un bel disco, ma poi?
Ripeto, l'acqua calda c'era già...
E il mio amico Ferdy dice che: vabbè, lo sappiamo che dopo Chopin (o avevi detto Beethoven??) e Rachmaninov non poteva scoprire niente nessuno...
Ma no, non intendo quello!!
Perchè Einaudi non mi appassiona?
Perchè c'è Michael Nyman!!!!!!!!!!

Perchè quando mi sono seduta al cinema, per assistere alla proiezione di Lezioni di Piano di Jane Campion, era il 1992 e il main theme era proprio scritto da Michael Nyman.
Straordinario, emozionante da morire, oggi quando lo sento, ogni volta, perchè sta tutto nel cuore, perchè è un bacino di note e di sogni, che mi tocca nel prodondo dello stomaco, lasciando un ricordo indelebile.

Scoperto quello poi le collaborazioni con artisti o altri registi sono venute da sé (anche precedenti):
da Greenaway (ben 11 film insieme) a Damon Albarn (quello dei Blur) al film Carrington!
E suona spesso con la sua band ed è una piacere, un godimento per le orecchie, un mondo onirico... una vena compositiva unica... ineguagliabile.
Un vero talento.
Lui Sì.
L'ha scoperta l'acqua... una colorata, nuova, rigenerante e tonificante.
Provate!

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