giovedì 24 maggio 2007

Quattro minuti dalla Germania

Trovo che la Germania sia una fucina di talenti, di idee, di gente o artisti che approfondiscono le loro qualità artistiche, per dare il meglio, per affondare le mani in qualcosa di veramente plasmabile... niente piattume!

Bene, Quattro Minuti (dopo Le vite degli altri, altra chicca di cui non ho parlato ma che mi riprometto di citare!) è un piccolo capolavoro.
Fatto della sensibilità di una donna, Traude, un'artista ottantenne, un'innamorata della musica, che osserva il nuovo piano ovunque, per seguire il suo percorso all'interno di un carcere femminile e donarlo a chi più può meritarlo!
Di contro, c'è Jenny, la ragazza violenta, quella indomabile, quella impenetrabile che trova una salvezza nell'incontro con Traude!
La musica corre assolutamente in parallelo con ogni scena del film, è un piccolo filo che corre lungo i tasti del pianoforte e gli occhi dei personaggi.
Ogni inquadratura sembra un quadro, i primi piani sono intensissimi e i colori si immergono perfettamente ad ogni scena recitata egregiamente dalle due protagoniste, entrambe al limite di un'esistenza che sembra quasi stia per implodere, per le violenze subite.

Perfetto, dunque.
Le imperfezioni colte in qualche scena, fanno parte delle cose perfette!!!

Bello, di un bello che manca ogni tanto nella costellazione dei film in sala ultimamente...

baci,
Robiciattola

SVEGLIA ITALIANIIII!!!

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