giovedì 29 novembre 2007

Giorni e nuvole

Un film bello, ben girato, ben scritto, anche se mi rimane sempre il ricordo malinconico di Pane e tulipani, i colori, le calle di Venezia, l'amata Licia Maglietta e il grandissimo Bruno Ganz. L'allegria, l'amarezza della donna, ma la vitalità mai soppressa, sono il fulcro di quel film e non li dimentico.

Quello di ieri è un film più... sociale.

Più di allarme, sulla perdita del lavoro e la difficoltà di ritrovarlo, anche se riguarda la condizione di una coppia molto benestante e, ahimè, non è questa l'unica reatà reale, nel mondo di oggi.
Ma tratta anche, direi, ed io forse ho colto di più questo aspetto, della difficoltà di una coppia di affrontare e superare un grosso problema, di come ritrovarsi, dopo essersi persi, di come si riesca a stare vicino all'altro, dell'orgoglio ferito, del rispetto, della sensibilità verso chi si ama, senza calpestarsi e, comunque comprendendo la debolezza, senza lasciarsi vincere dagli eventi devastanti, ma comunque ordinari, ahimè.

Sperare, dunque, di essere sempre una colonna per l'altro che si ama, senza perdere mai sé stessi... per non perdere anche chi ti sta accanto.
Antonio Albanese mi è piaciuto moltissimo, anche se, per fare l'attore drammatico, è un po' troppo chiuso nei suoi celeberrimi ruoli comici... quando cammina, per esempio, non riesco proprio a non pensare ad Epifanio, il mio preferito! Ricordate Epifanio? Quant'era dolce?
:)

La Buy, bella donna, per carità, ma dannatamente uguale a sé stessa.
Certo che io non la conosco, ma è così lei, allora non la posso immaginare diversa nemmeno nella vita, altrimenti sarebbe capace di muovere una pupilla diversamente da come l'aveva già mossa ne Le Fate Ignoranti o in Maledetto il giorno che t'ho incontrato.

Insomma, è lei che non accetta un ruolo diverso o il datore di lavoro che la scrittura sempre per gli stessi ruoli???
Una vera attrice non dovrebbe misurarsi con ruoli più difficili?

Ho ho sempre pensato che vincere premi interpretando paraplegici e ciechi fosse estremamente facile, per carità, ma lei è troppo troppo troppo...
Per esempio Giovanna Mezzogiorno, talvolta caratterizza i suoi ruoli con urla isteriche, tipo la Buy, come in L'ultimo bacio o La finestra di fronte ed ho pensato che si stesse calando troppo nel ruolo, ma invece poi ho riflettuto sulla cosa ed ho pensato che comunque la sua espressività è nettamente superiore a quella della Buy.

Vabbè, ma torniamo al fratello di Giovanni che ha appena vinto la traversata oceanica (una cosa del genere, no? si, sono fratelli)...
E Bravo.

buona serata a tutti,
Rob

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...