lunedì 14 gennaio 2008

Runnin' di Paolo Fresu Auditorium Parco della Musica 13/01/08

L'evento è questo (quella sopra è una foto fatta da me quest'estate alla Casa del Jazz):
http://www.auditorium.com/eventi/5747
Indiscutibilmente uno dei più grandi talenti del presente. Versatile e voglioso di sperimentazione, tanto che con quell'affare, non la smette mai di giocare, bacia la tromba e amplifica e distorce suoni. Fin qua tutto ok. Apriamoci al nuovo che avanza!
Quello di ieri, però, è stato uno spettacolo molto particolare, forse troppo.
Le tre formazioni storiche di Fresu, il quintetto, il trio PAF e il quartetto DEVIL, si sono alternate in tutte e 3 le sale principali dell'Auditorium, creando ancora nuove formazioni, con Fresu che ogni tanto compariva a farsi una suonatina e poi via, nell'altra sala o nell'atrio a girovagare, mentre il cameramen lo seguiva (boh, senza senso!) con le marchette di Cocciante (c'era sempre dietro la locandina del suo concerto!).
In un attimo mi sono girata e la sala dormiva tutta, o quasi, finché, addirittura, un gruppetto di 10 o 15 persone, hanno abbandonato ("me ne vado a dormire a letto mio")! Assurdo?!?!
Si, per quanto si conosca la natura di Fresu sperimentatore, trovo che sia stato un po' confusionario, impossibile seguire una trama, capirne l'obbiettivo, no.

...e che gioia vedere Ares Tavolazzi suonare e divertirsi col suo contrabbasso!!!

Robiciattola

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Un’autentica ecat(r)ombe. Fatta l'esperienza, sono ora certo di preferire il genere di concerti in cui i musicisti rimangono a suonare e se ne vanno solo alla fine. ;-)

Anonimo ha detto...

ecat(r)ombe! simpatico ma......non del tutto vero a mio avviso: la musica in sala è stata sempre piacevolissima, fresu o non fresu. per quanto riguarda la multimedialità dell'evento me ne è sfuggito il senso, lo ammetto, e che noia l'ego ipertrofico del signorino, la pretesa d'onnipresenza. solo che, cari i fan di fresu, se sta antipatico anche a voi, non comprate affatto i biglietti!

Robiciattola ha detto...

La musica in sala, invece, trovo che non sia stata sempre piacevole, per me, ovvio!
Fresu o non Fresu, certo.
L'ego di Fresu non mi dispiace, com'è di solito per gli artisti... hanno sempre quel non so che di geniale-egocentrico-io so' il più bravo-strano, ma mmi va bene così, anche se amo le cose semplici!

Sull'acquisto dei biglietti, Tizi, non è, credo, l'antipatia per Fresu, ma la sperimentazione che non è stata digerita e, per quanto uno ne possa leggere, non credoche si sia mai pronti alla spettacolo vero. Solo davanti a quello, direttamente, si può dire leggittimamente: non mi piace!

Anonimo ha detto...

Scherzi a parte, lunghissime pause senza nessun musicista in sala. Lui di spalle a dosi di 4 minuti. Mi spiace, ma Fresu forse deve un po' impratichirsi in fatto ubiquità. Immagino il ristoratore che ti vende una pizza al prezzo tre pizze, e te la porta a piccole porzioni intramezzate da lunghe pause. La musica non era male, ma non mi sembrava da intrattenimento quanto piuttosto da sottofondo. Non so, lo spettacolo faceva acqua un po' da tutte le parti, a parere mio.

Robiciattola ha detto...

si, sembrava indeciso, distratto, quasi sopraffatto dalla sua stessa creatura, come se all'improvviso fosse stupito di non avere destato l'attenzione, la curiosità o l'entusiasmo che si aspettava e cercasse di superarsi, con scarsi risultati!
non credo che siamo noi a non essere pronti alla sperimentazione, ma loro stessi erano impreparati!
Magari la prossima andrà meglio.

Anonimo ha detto...

ovvio che nell'ottica del gusto si possa dire e pensare ciò che si vuole, e sopratutto parlarne, ma credo che lo spirito dell'evento sia stato totalmente frainteso e disperso. intanto: RUNNIN'-CARTA BIANCA SINCRONICA E MULTIMEDIALE, concetto penso molto diverso da CONCERTO DI PAOLO FRESU. poi che dire: un lavoro di 70 persone mostruoso, difficile visto che mettere assieme diversi audio in ogni sala è sicuramente qualcosa di impressionante. poi se andiamo a vedere il discorso musicale va considerato che in ogni sala il pubblico ha visto un miniconcerto di 3 ensemble fresiani, con temi diversi ed ogni volta con un solo del leader, e momenti solistici dei vari "gregari". non capisco dunque discorsi tipo C'ERANO PAUSE che penso invece siano normali in una cosa dalla realizzazione e complessità simili. infine: fresu accusato di ego ipertrofico....penso che in un evento di cui lui è stato inventore, co-ideatore ed anima questo discorso sia semplicemente stupido.
chiudo con il concetto di ubiquità: in un'area come quella dell'auditotrium fresu si è spostato ininterrottamente per quasi due ore, senza risparmiarsi e suonando come al solito ad un livello altissimo...ubiquità io ne ho visto, ed anche molta.
grazie per il vostro spazio.

Robiciattola ha detto...

Beh, caro anonimo, se è stato largamente frainteso, credo non sia funzionato qualcosa, no?
Sul lavoro di 70 persone, beh, stimatissimi tecnici, ma io non faccio il tecnico!
Io sono pubblico e, per quanto apprezzi il lavorone, voglio il risultato!
Ovviamente non sono io quella "contro" cui tu lotti, ma devo dire che Fresu mi è sembrato un po' indeciso.
Può capitare anche a un grande!!!

E comunque:
Non è che se un grande sperimenta, allora, solo perché di lui trattasi, dev'essere un grande spettacolo!!!

Rob

Anonimo ha detto...

il fraintendimento linguistico di CONCERTO con EVENTO MULTIMEDIALE dipende dalla grande ignoranza, superficialità e stupidità di chi si reca ai concerti giusto per occupare una sedia, problema annoso del pubblico italiano, noto in tutto il mondo anche per la non-abikità ritmica nell'assecondare brani, bis, e soli durante i concerti. io non penso che se uno non sa leggere il contenuto di ciò che va a vedersi la colpa sia di fresu, lo ripeto perchè vedo che la cosa non viene compresa e questo mi sembra davvero insolito: concerto è una parola, evento multimediale un'altra. ognuno si assuma le proprie responsabilità, non solo il musicista ma anche il fruitore che deve almeno porsi il problema di ciò che va a vedere.
per quanto riguarda la spettacolarità dell'evento basta osservare la piantina dell'auditorium per vedere il risultato di dislocazione, di diffusione musicale, artistica e video raggiunto.
a mio avviso di alta classe.

comunque meglio che la gente si sia divisa nei pareri, visto che molti la pensano come me e si sono divertiti e si sono lasciti intontire e sedurre dalla estremità della proposta stando ai discorsi che ho sentito in questi giorni di amici e non: alla fine credo che l'effetto che si intendeva raggiungere fosse anche quello di sorprendere e sconvolgere.

è altresi ovvio che il pubblico è oggi molto ignorante e per certi versi impreparato a situazioni simili, e per me il punto è questo, lo dico senza presunzione, ma vado a constatare una condizione assodata.

Robiciattola ha detto...

Io credo che tu stia facendo un 48 di una "mera" questione di gusti!!!
Sull'ignoranza del pubblico italiano in fatto di musica potremmo scriverci un trattato a 4 mani, mio caro.
Tuttavia, il mio parere, rispetto a questo, l'ho espresso solo riguardo a quello che mi è arrivato da questo evento multimediale e... se non ho gradito granché, non credo dipenda dalla mia educazione musicale, che varia nei generi e non si ferma certo davanti alla sperimentazione (anzi..), ma solo rispetto a quello che istintivamente ho ricevuto in sala e quello che successivamente ho pensato a mente fredda.

Io vado a vedere, in genere, anche le sperimentazione, ma riepeto, perché tali, non è così ovvio che queste piacciano, no???

Dunque, ci saranno quelle che amo e quelle che non mi convincono. Questa ultima è una di queste: non mi ha convinto!
No entusiasmo.

Anonimo ha detto...

non sto facendo un 48. io so che in un blog si comunica, altrimenti ti aprivi un sito personale dove ci deliziavi con le tue massime. secondo me non si tratta dei gusti, te lo ripeto. si tratta di capire cosa andare a vedere e del saperlo guardare. e non parlo di educazione musicale in rapporto ai cd che hai ascoltato, ma di educazione all'ascolto. e non c'entra nemmeno nulla la parola SPERIMENTALE come pass-partout di buona riuscita. se vai a vedere di sperimentale in senso strettamente musicale c'era solo il gesto, non certo il materiale sonoro. ora la chiudo perchè mi sembra di parlare alle mura, o meglio, di non poter nemmeno esprimere un'opionione.

Robiciattola ha detto...

infatti sto comunicando.
per 48, intendevo il tuo tono, non certo il nostro dialogo!
:)
e chi ha parlato di numero di CD? Io parlavo di propensione ad avvicinarsi anche a qualcosa che non necessariamente sta nelle nostre corde, sulla carta.
In fondo, anche tu stai dialogando con me, con un preconcetto, senza smontarlo, come se sapessi già cosa io dirò.
Se ti aprissi al dialogo, come predichi (giustamente) che si debba fare per l'ascolto, allora capiresti...
La parola sperimentale l'hai usata tu, per convincermi che avrei DOVUTO apprezzare!
Ah, ora mi si accusa addirittura di non fare eprimere le opinioni altrui..
PFUI!
Ed io che avrei concesso pure al papa...
Non ti accorgi nemmeno che sei il primo a porre dei limiti, alle altrui opinioni, visto che non discuti, ma parti già dal presupposto che il pubblico ITA sia ignorante e che non sappia ascoltare.

Tu non sai ascoltare, ma le parole delle altre persone che ti parlano e le opinioni diverse dalla tua, con serenità.
mi immagino con le note...

una firmetta poi magari, visto che parli tanto...!!!

Anonimo ha detto...

tora! tora! tora!

Anonimo ha detto...

"tora tora tora" non l'ho detto io. comunque io sono convinto della grandissima validità del progetto ed ho sentito e letto, anche curiosando altrove, sopratutto giudizi negativi. che se vai ad indagare meglio non sono giudizi negativi, ma preconcetti e fraintendimenti. e chi dice NON ERA UN CONCERTO, chi dice TROPPE PAUSE, chi dice FRESU HA SUONATO I MULTIEFFETTI (ma perchè sennò lo spegne il multieffetto) il che mi sembra non c'entri con la cosa in se. il pubblico italiano è ignorante, infine. scaricati la classifica dei dischi che vedi le risate?!?!?!? e comunque visto che ci tieni mi firmo:

POLLO.

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