martedì 5 febbraio 2008

Irina Palm: Stre - pi - to - so!... a parte qualche dubbio!

Ok. Una di quelle voci profonde e mature e doloranti e che hanno vissuto, dato e condiviso, amato e odiato allo stesso tempo.
Le vedete le foto sopra? Ma come s'è ridotta così come in Irina Palm???
Irina Palm è un film intriso del miglior humour inglese, quello fatto di doppi sensi e occhi accattivanti, quello in cui gli attori danno il meglio di sé, nel rispetto di una degna tradizione nazionale!!!
Ma questo è diverso, perché il risultato è una mistura di humour e amarezza (che fa spesso parte del british humour, ma questa volta ha un nonsocché...).
Maggie (la Faithfull che abbiamo già visto nella parte di Maria Teresa in Marie Antoinette della Coppola) cerca lavoro per aiutare le cure del nipotino, gravemente malato ed entra in un peep show londinese, a Soho, dove deve usare le sue morbide mani per il piacere dei suoi frequentatori.
Da lì si dipana la matassa, tra il sempre macho Miki Manojlovic (adottato dall'Italia, dopo i film con Kusturica & co. per interpretare Il macellaio da cui la Parietti era attratta), il proprietario, il figlio di lei, le amiche zitelle e acidelle e scandalizzate.
Il cinema delle province era stracolmo e le signore in sala si sbellicavano dalle risate.
A tratti l'ho trovato velato di una tristezza infinita, che si fa poi largo nella rivincita, ma il film aveva pure un tocco di lentezza che inizialmente non mi spiegavo, ma che poi ha coinciso con gli intenti più nobili...
La nostra Sister Morphine (si, quella dei Rolling Stones, quella che giro per un bel po' di tempo al fianco di Mick Jagger ispirandolo e ispirandosi o spirandosi a vicenda o aspirando o sniffando o no? forse non era periodo (cioè si facevano in qualche altro modo!), comunque lei erallegramente rovinata o aiutata, dalla DDDrogaa (ispirofera)! E quale artista, in fondo, non lo era, in quel periodo???) è una vera trasformista, si rivela nonna amorevole e dolcissima, nonché appasionata vedova ultracinquantenne e abilissima (che poi, diciamola tutta... sti uomini... che metodo... ma non fanno prima a farsela da soli, visto che là dietro al buco - quello della foto sopra - potrebbe esserci chiunque???) portatrice di piacere all'altro sesso, in un turbine di inaspettato consenso e crescendo di confidenza, intimità e serenità ritrovata, di quelle che ti caricano e ti fanno correre sgomitando come un giocatore di Rugby.
Il tutto condito con stile dal regista alla sua opera prima che, nonostante il tema che sfiorerebbe facilmente la volgarità, non lo fa mai, non lo sfiora nemmeno, perché c'è sempre un DEUS EX MACHINA che interviene a lucidare il momento.

VIVISSIMI COMPPLIMENTI!

Robiciattola

2 commenti:

simo ha detto...

ciao,
anche io ho visto questo film. l'ho trovato in alcune parti anche spiritoso. Li è molto brava...


PS: i film di kusturica sono fantastici

Robiciattola ha detto...

lei è brava e il film è più che spiritoso!
Di Kusturica ho amato i suoi primi film, così deliranti/folcloristici/sentimentalmente coinvolgenti, ma anche le due apparizioni in L'amore che non muore di Leconte e in Viaggio segreto di Roberto Andò.
r

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...