martedì 18 novembre 2008

Porgy & Bess - Auditorium Parco della Musica

Stasera sarà l'ultima occasione per assistere ad uno spettacolo, per me, fondamentale per chi ama la musica.
Porgy & Bess diretto dall'americano Wayne Marshall, con cantanti di tutto rispetto.
Essendo io cresciuta a Pane, Gershwin e Louis Armstrong, non potevo mancare.
Nell'anno in cui Obama, un nero, diventa presidente degli USA, vi consiglio di andare a vedere la prima opera musicale con protagonisti neri che racconta degli schiavi e della rabbia dei neri, dell'amore e della musica.
Le note sono state composte da quel genio che fu George Gershwin, mentre il libretto è opera di Heyward e di Ira Gershwin, fratello del compositore. Il tutto avviene intorno al 1935, quando debuttò a New York. Ma gli USA non erano pronti a decretarne il successo, che avenne 40 anni dopo, quando l'opera fece il giro del mondo, per nostra fortuna.
Summertime è la canzone principale che tutti gli amanti ricordano, soprattutto nella versione cantata da Louis Armstrong ed Ella Fitzgerald, sublime e graniticamente scolpita nella storia della musica.

Affrettatevi ché magari sono pochi i posti rimasti!

a presto e fatemi sapere, in caso!

Robiciattola

DOPO IL CONCERTOEbbene, le mie aspettative di fan sfegatata della prima ora (beh, rispetto alla mia età anagrafica, un po' più della prima ora se si considera l'età di Gershwin!) sono state completamente ripagate.
Dal mio posticino da abbonata in galleria su su, mi mancava giusto una bella vista sulle facce dei quattro cantanti, ma per il resto non posso lamentarmi!

Abbassate le luci, sono comparsi magicamente sul palco i quattro cantanti, in prestito nientepopodimeno che da Broadway, rigorosamente neri. Porgy era un baritono con la voce che nell'immaginario collettivo è propria degli schiavi neri e Bess un meraviglioso soprano, vestita di rosso fiammante, in un mare di nero tra orchestra, coro e gli altri tre cantanti accanto.
Dall'altro lato del palco avanzano l'altro soprano e i tenore che interpretano rispettivamente Serena/Maria e Sportin' Life. Due portenti, per la cassa di risonanza fisica (Pavarotti insegna che serve!!!) e per la spiccata simpatia, soprattutto in lui, di sicuro dettata dalla parte, ma anche dalla verve dell'interprete, tanto da coinvolgere tutto il pubblico.

Wayne Marshall bravo ad impersonare le due anime della musica: pacato a tratti, ma anche euforicamente caricato dai i ritmi del compositore di cui è un esecutore/direttore tra i più quotati!

L'orchestra impeccabile e il coro una cornice davvero senza la quale il tutto non avrebbe avuto lo stesso eccezionale effetto dirompente! Tra l'altro in tutto simmetrici con i cantanti che hanno ringraziato sempre con un bacio o un semplice cenno alla fine dell'esecuzione di un brano insieme.

Alla prossima,

Robiciattola

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissimo. Come si dice in queste occasioni? Io c'ero.
Brava Robiciattola per averne parlato!

Robiciattola ha detto...

Eccomi mia cara.
Ho anche integrato con due parole su quella serata meravigliosa!
Ah e...
Benvenuta!

Rob

Anonimo ha detto...

Brava, mi piacciono i "report" post-evento... mi hai dato uno spunto interessante, ora lo farò anche io...

e per passare anche ad altro: calosce a pua blu??? bellissime, le voglio anche io!

Robiciattola ha detto...

e si, carine! stasera cerco di fare una foto, così poi la posto!

:)

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