venerdì 16 gennaio 2009

Emma Dante - Via Castellana Bandiera

UA novembre ho letto il primo romanzo di Emma Dante, la regista teatrale che ha invaso i palcoscenici con testi provocatori e irriverenti.
Ne avevo letto su D di Repubblica (o sul Venerdì?) e mi ha incuriosito. A Palermo, in una piccola strada a doppiosenso, quella del titolo, due macchine si ritrovano una davanti all'altra, senza che si riesca a procedere, perché nessuno dei due soggetti è disposto a cedere il passo all'altro. Samira, albanese integrata in una famiglia sicula, alla guida di una macchina e Rosa, palermitana trapiantata a Milano, sull'altra. Intorno tutti i personaggi del caso... meravigliosi, come quelli della Dante teatrale, caratteristici della sua Palermo. L'immobilità è dirompente e distruggente!
Ma quello che mi ha colpito sta al centro del libro.
Si descrive un amore, sempre irriverente, vero e mai sdolcinato, una passione tra due donne: Rosa e Clara, in macchina con lei. Riporto i passi PIU'!

Si offre al vento che la investe come un fon a mezzo centimetro dalla faccia e nella testa si sente cuocere il cervello se ripensa al loro prima incontro, a quegli occhi invadenti che non facevano altro che guardare, puntare, desiderare... al primo bacio... all'infinito battere del cuore di fronte alla meraviglia di due corpi gemelli che fanno all'amore. E nonostante gli incavi non combaciassero, lasciando in mezzo vuoto e sudore, Clara fece la scoperta più grande della sua vita quando, quella sera, dietro a un gardinetto di Piazza Sempione, fu capace di impollinare un fiore: Rosa

"Perché
Perché siamo identiche. 'A ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria' dice un principio fisico, che a me ha fatto sempre un po' sorridere. Se fosse vero, infatti, tutto dovrebbe essere fermo: io spingo una porta, ma la porta mi respinge con uan forza uguale e contraria e, dunque, io non l'aprirò mai e lei resterà immobile! Ma forse è proprio così, no? Tra le azioni e reazioni del mondo tutto è statico e non cambia mai niente proprio per colpa di questo assurdo principio preso alla lettera. Se io ti chiedo di restare perché ti amo, sono sicura che tu, per amore, te ne vai. E allora ti dico: vattene, Clara! E non tornare..."
"Che è un modo per farmi restare!" Conclude Clara seguendo la logica.
Rosa fa un respiro profondo, chiude gli occhi e dalla bocca si fa uscire, con sensualità, un filo di voce.
"Solo quando una parte del corpo ci fa male sentiamo di averla. Soo quando le scarpe sono strette sentiamo di avere i piedi! (...) Così, quando mi dici 'non so se ti amo ancora', sento un dolore acuto, come una pugnalata, e avverto il pallore che sale. Non so cosa colpisci con quelle parole, qualcosa che prima d'ora non sapevo di avere. Un punto preciso tra il cuore e la bocca dello stomaco spasima, là dove anatomicamente, non ci sarebbe niente di vitale, un bel niente. Forse c'è l'anima, l'io, l'orgoglio, la passione... Lontano dalla scienza, però; lasciando spazio solo all'immaginazione. Certo, il punto di dolore è centrale e non so se avresti potuto trafiggermi da qualche altra parte con altre parole. Fatto sta che quella tua frase per me dolorosa dimostra l'esistenza dell'anima, qualcosa di assolutamente indefiito che in realtà non posso neanche dire di avere, sento solo dov'è! Una tua parola e mi prende una fitta in qualche parte del corpo scientificamente insulsa."
"Perché è stato sempre così difficile accettare questo amore? (...) Frenata continuamente dalle tue paure. E la paura fa più male del dolore. La paura sbriglia la fantasia. Fa immaginare le sofferenze più mostruose. L'anima non esiste, Rosa! Esiste solo questo infinito vuoto fatto di divisioni, di inutili sottrazioni, esiste il dolore dell'assenza di te quando ti ostini a scomparire."
"Io mi vergogno"
"Di cosa?"
"Dei tuoi baci, del blu del nostro divano dove affondano i miei sensi, del miele sulle tue labbra, del tesoro che nasconde la tua gonna, delle pieghe e delle ombre che smuove quanto ti muovi. In mezzo ad una sfilza di cose inutili, solo di te m'importa. Mi vergogno di questo amore perché è troppo più grande di me. Mi travolge con tutta la forza di cui è capace. E mi imbarazza. Se fossi un'artista come te mi aggrapperei alle mie ossessioni, traducendole in qualcosa di artistico, invece non ne ho. Ho solo inquietudini, che sanno più di presagi. C'è una voce dentro di me che parla, a volte. Mi dice di smettere, di tornare coi piedi per terra, di riportare nel limite delle cose quello che sono , non ciò che vorrei essere. So di amarti, Clara, ma questo non basta a svuotarmi la testa da tutti quegli assurdi principi sui contrari che attraendosi diventano complementari, perfetti. La 'complementarietà' fa contenti tutti, perché è indubbiamente bella, coerente, affascinante... Io voglio amarti in disparte, lontano da tutti, senza contrari da unire, da contemplare. Voglio che io e te rimaniamo imperfette!"
Clara ha le lacrime agli occhi mentre si abbandona su Rosa.

Perché amo questi estratti? Perché Rosa non ha paura di scoprirsi e di rivelarsi vulnerabile.
Al contrario, dalla parte di Samira...

Ciascuno cerca l'altro. Spasmodicamente. Con un unico sentimento, il desiderio. Fottere e divertirsi, ecco l'essenziale. E fuggire con cura l'amore. Divertirsi ma non amare. Mai. Senza nemmeno avere la pretesa di essere amati. A niente serve consumarsi in lamenti, sospiri e strazi, ciò che importa è fottere, aumentare spesso i fottitori per opporsi con tutte le forze alla schiavitù di chi, con al costanza in amore, non ha fatto altro che incoraggiare una vita di sacrificio e privazione.

buon fine settimana a tutti,
Robiciattola pronta

6 commenti:

lali. ha detto...

bellissimo post.
amo anche io emma dante, correrò a prendere e leggere il libro al più presto:)

Robiciattola ha detto...

non che sia un capolavoro, ma se ti piace a teatro, lo saprai apprezzare!
a presto,
r

Anonimo ha detto...

sìsì la conosco molto bene proprio per il teatro, grande maestra.

libro preso oggi. mi appresto a leggere:)

lali

Robiciattola ha detto...

e fammi sapere!
aspetto il tuo riscontro.
a presto,
Robiciattola

Anonimo ha detto...

sembra interessante. mi ha incuriosito. mi piace.
lo comprerò.
Ciao.

Robiciattola ha detto...

molto interessante si, per certi versi.
lo compri? addirittura... se mi dici chi sei, te lo presto io!
:)

Robiciattola
(sdoganiamo l'anonimo!)

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