lunedì 9 marzo 2009

Il cuore del Chianti e un Papavero, molto gustoso!

Alle porte delle primavera, trovarsi in Toscana, nel cuore del Chianti, significa già essere entrati, dopo aver aperto tutte le suddette porte.
Quando non ci si è mai stati, l'occhio sembra perdersi tra i vigneti e le colline monocolore, intervallate da gruppi di casette di pietra su qualche cucuzzolo. E, passeggiando, il vino sembra di sentirlo nel naso, come fosse (ed è!) nell'aria.
Sole e curve, casette di pietra, poche chiese e qualche bimbino nei passeggini!

A condire il tutto non poteva mancare poi una cena gustosa in un posticino intimo e accogliente Il Papavero. Da Castellina a Gaiole in Chianti ci vuole pocchissimo e Barbischio è lì con l'Osteria dalle finestra rosse, che se ci si va di sera, si scorgono per prime le illuminate insieme ai fumi della cucina. In realtà il fumo è quello del caminetto che riscalda l'ambiente, anche in senso metaforico, insieme ai soli 24 coperti.
Si sorseggia il vino della casa (manco a dirvelo che lì un vino della casa è strafino come il migliore dei vini che potete bere altrove!) già insieme all'Antipasto dell'Osteria, abbondante e ricco di assaggini: dal minitortino pancetta e porri, al panzerottino con salsiccia, a una prelibata salsa di formaggi, finocchiona brasata nell'aceto balsamico e polenta e funghi col gorgonzola fuso.
Poi si passa al primo, un classico, cui non mi sentivo di rinunciare: Pappardelle al cinghiale, con assaggio agli Gnudi di porri e ricotta, entrambi fatti a mano in Osteria. Le pappardelle avevano una consistenza perfetta, esaltata pure dalla cottura. Questo tipo di pasta si unisce in un matrimonio perfetto col sugo di cinghiale, amalgamato doc! Gli gnudi, che mi incuriosivano già dal nome, sono l'esatto contrario di ciò che suggeriscono al palato le pappardelle. Delicatezza e ricercatezza, morbidezza alla prima forchettata e una delizia da assaporare.
Ah, dal tavolo accanto, ho sbirciato un piatto che si presentava davvero bene: Ravioli con ripieno di carciofi pecorino e ricotta conditi con taleggio e noci o burro e salvia. I clienti, evidentemente affezionati, si sono complimentati con l'oste Riccardo Rauggi che ha ringraziato, continuando poi la chiacchierata in tema di Jazz che non fa che risuonare piacevolissimamente per tutto il locale, rivelando un'altra passione del proprietario! E questo è un altro dato interessante: chiacchiere, musica, intimità.
Si rinuncia al secondo (ANATEMA... lo so, con quella carne prelibata di quelle parti... ma sarà per la prossima volta!), perché i piatti gustosi e abbondanti hanno dato satisfation al mio palato e alla mia pancia! Inoltre confesso che stavo lì a desiderare le patate al forno al finocchietto, nonché a gongolare per il dolce, dunque ho dovuto optare per tenere un po' di spazio (riservandomi la carne per una prossima volta che non mancherà, a questo punto).

Assaggiata pure l'insalata di finocchi, arancia, mele, olive e... mi manca un ingrediente, ma se vi incuriosisce, recatevi nel Chianti anche voi, no?!

Per i dolci si è scelto il Soufflé al cioccolato e un Tulipano (il contenitore di pasta soglia) con crema chantilly e frutti di bosco. Ottima chiusura.

Sul sito che vi riporto in basso, troverete indicazioni, foto e menu.
Spiace solo di non poter assaggiare tutto, quando si va in questi posti, perché si è obbligati a fare una scelta, ma sotto sotto c'è il piacere di darsi un prossimo appuntamento.

a presto,
Robiciattola

Osteria "Il Papavero" - località Barbischio, 15
Gaiole in Chianti (SI) tel. (+39) 0577 749063
mail: info@osteriailpapavero.it
Orari: dalle 12.00 alle 22.30
E' GRADITA LA PRENOTAZIONE
Coordinate:N 43.4626E 11.4552
http://www.osteriailpapavero.it/

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