Jules et Jim - rivederlo
Dopo lo straordinario I quattrocento colpi e Tirate sul pianista, Francois Truffaut si dedica al "menage a trois" nel poetico Jules et Jim.
Rivederlo è sempre come la prima volta, ché ogni fotogramma sembra fatto per riscoprire uno sguardo nuovo nel volto di Jeanne Moreau.
La storia, l'intreccio dei tre personaggi con caratteristiche diversissime è girato con un'abilità narrativa rarissima, pregio insindacabile di Truffaut. Ogni sfumatura viene sottolineata in un modo così estaticamente puro che la scenografia potrebbe essere anche un pannello nero posto alle loro spalle: sarebbe comunque avvincente ed emozionante.
Chi non immagina la profondità di questa esperienza, dovrebbe procurarsi un dvd e preoccuparsi di vedere questo film il prima possibile, senza esitazione e senza attendere oltre.
Fosse solo, ripeto, per osservare le rughe d'espressione intorno alla bocca carnosa del volto giovane, ma così terribilmente affascinante di Catherine.
Gli uomini intorno al suo personaggio, quelli del titolo, sono un contorno. Un bel contorno, ma pur sempre un contorno. La storia dei tre è un po' quella di tutti. O almeno si spera che la maggiorparte della gente abbia vissuto passioni simili... i caratteri si incrociano, si pesca un po' da uno quello che non si riesce a trovare nell'altro. Ma poi si è davvero felici?
Catherine assomiglia più ad un uomo di oggi.
Lei era davvero felice?
Ai posteri l'ardua sentenza.
notte,
Robiciattola
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