giovedì 3 novembre 2011

Change mind

Dopo due anni di un tempo di percorrenza della durata di 3/4 minuti da casa al lavoro, invidiato da molti (chi viene da Bracciano, chi da Ostia, chi dall’Eur…), ché a Roma è un lusso, mi trovo a contare i minuti nuovamente. La novità è – e son sempre belle le novità – che devo ritararmi su vai al lavoro – mangia/torna a casa/organizzati per spesa&co/ops devo tornare a casa per prendere la macchina/etc etc etc… ma l’idea non mi spiace, perché di certo spunteranno tanti pro che al momento non vi so dire. Bisogna attendere qualche mese, perché possa valutare.


8.12 – 8.33: 21 minuti

Questo il tempo di percorrenza da casa al mio nuovo ufficio. Non male, comunque, ma col bus è impossibile aprire le pagine di un libro a meno di acrobazie a incastrarsi tra le braccia, le gambe, le borse, gli zaini, i fili degli iPod degli altri occupanti.

Avevo dimenticato tutta una serie di cose, a quell’ora del mattino, quando tutti si stropicciano gli occhi (e no, le donne no, ché altrimenti si struccano, ma ci sono anche quei tipi che si truccano in ufficio e, dunque, quelle si possono stropicciare) e sono refrattari alla chiacchiera perché ancora non sanno chi sono e perché stanno su questo pianeta. Avevo dimenticato quando sali su un autobus strapieno e stai nella “zona rossa” dove le porte si aprono e si chiudono e devi ritagliarti il tuo spazio vitale. Avevo dimenticato gli odori… stamattina c’era nettamente un odore di tartufo che potrei giurare che provenisse dai capelli ricci e folti di una ragazza accanto a me. Avevo dimenticato gli improperi degli autisti, anche se oggi ero d’accordo con lui. Avevo dimenticato l’attesa, il traffico e le macchine che, nelle ore di punta, ingombrano la corsia dei bus. Avevo dimenticato quanto alto possa essere il volume degli iPod dei vari ragazzi che ti costringono ad ascoltarla pure tu e quando si tratta di hard rock il fatto si fa tragico e quando capisci che l'iPod in questione è in possesso della riccia al profumo di tartufo, beh...

Il libro giaceva sul fondo. Essendo un laterizio non mi è stato proprio possibile prenderlo e, men che mai aprirlo. Ma ci siamo. Combattiamo. Coi fiori, sì quelli con cui accarezzi per dire una cosa…

Per la prossima settimana ho in mente di sperimentare anche il percorso a piedi, una mattina. Vediamo il cronometro quando si fermerà.

Buon lavoro a tutti

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