venerdì 12 settembre 2008

New York City - 2 (il primo giorno!?!?)

Cosa colpisce il primo giorno quando lasci il tuo ricovero newyorkino e scendi in strada?
YELLOW CAAAB!!! Il taxi giallo, come si dice.
E, per molto più di un attimo, sembra di essere catapultati sul set di qualche film.
Perché questa sembra essere la città più ripresa del mondo, esagero?
Woody Allen per una vita ha scelto la sua città come location per i film, prima di cambiare, "alla vecchiaia", con Londra (da Match Point in poi).
A cercare indizi, si scopre nientepopodimenoche una pagina di Wikipedia che riporta una quantità uncountable di film girati nella Grande mela, dal 1910!
Tantissimi da Come sposare un milionario a Colazione da Tiffany, da West Side Story a Rosemay's Baby, da Il Padrino, Serpico, Gli Intoccabili, I tre giorni del condor, King Kong e l'adorato Manhattan!
E si comincia a passeggiare tra la griglia di strade. La terza, la quarta strada e la prima avenue, fino alla nota quinta, quella movimentata, piena di negozi, frenetica, quella che ti sembra di non respirare, ma poi basta mettersi col naso all'insù e guardare i grattacieli che svettano e tutto torna!
Quassù: una nota di design al MoMA, il primo Yellow Cab, studenti davanti a un'opera di Andy Warhol e Philip Guston (trito e ritrito! Attualmente c'è una sua personale anche in due sale della Morgan Library).

Il primo giorno a NYC, quando il cielo non ha nemmeno uno squarcio, dunque rischio pioggia, può essere dedicato all'arte: il MoMA - 53 Street, between Fifth and Sixth avenues. Right?
Incredibile di come non ci sia nemmeno un tassista Made in USA, ma tutti indiani, pakistani, arabi, etc... Può capitare di incontrarne uno pakistano, e di regola tutti sembrano avere un'irrefrenabile voglia di chiacchierare, ma quello pakistano era senza denti e capirsi è una faticaccia, ma alla fine si riesce ad uscirne soddisfatte: Our first tip!!!
Come alcuni fanno spesso con le riviste, si può iniziare la visita al MoMA, di questi tempi, cominciando dall'ultimo piano, dove c'è adesso una personale su Dalì.
Visitando la casa museo di Dalì a Figueres, in Spagna, si può rimanere colpiti, ma non troppo, ammirati da quel suo essere così visionario, ma non affascinati. O si. Eppure, in questo caso, per chi è indissolubilmente legato a ua certa cinematorafia, qui ci si può emozionare o anche semplicmente stupire!
L'oggetto sono degli studi particolari del "baffuto Salvador", in combutta con Hitchcock per il mitico Spellbound (Io ti salverò) e, incredibile ma vero, Destino il cortometraggio animato che prese parte a Fantasia, dopo la richiesta lusinghiera di Walt Disney. Strepitoso.
L'ala dedicata alla fotografia è interessante, da non perdere: tante stanze per diverse epoche e le epoche mostrano l'evolversi della tecnica, della macchina, dei colori e dei soggetti.
La presenza di Diane Arbus, Koudelka, Robert Adams, Roni Horn, Gertrude Kasebier, Stieglitz, Ansel Adams e Paul Strand cambia la prospettiva, facendo per un attimo chiudere la mente (o aprirla, dipende dal punto di vista!!!) come in isolamento. Ma una chicca che colpisce è la parete tempestata di piccole foto di unknown photographers, montate su piccole cornici nere, che ritraggono diversi soggetti, ma tutte riprendono pure l'ombra del fotografo. Speciali.

Nel primo giorno a NYC ci dev'essere posto anche per Time Square e Broadway, a individuare il musical. Dopo un po' di indecisione, si può optare per la Disney, che pare sia sempre una certezza e... MARY POPPINS sia (Mezzanino a 55 USD - New Amsterdam Theatre)!!!

Lì intorno si diramano le strade più frequentate di Manhattan, con punti nevralgici imprescindibili: dalla Grand Central Station (ricordate la culla che scivola per le scale ne Gli Intoccabili?) a la Radio City Music Hall, il Rockfeller Center (a Natale è sicuramente più suggestivo!). Un must?? Un hot dog, in giro, in qualsiasi chioschetto!

Osservate poi, con una stranezza quasi familiare, le volanti del NYPD e vi sembra di scorgere qualche attore famoso vestito da poliziotto! Attenti!

Tanti saluti e ci vediamo alla prossima puntata newyorkina.
Robiciattola vostra

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