mercoledì 6 gennaio 2010

Buona Epifania e un calderone di migliori dell'anno, tra libri e musica. Del tutto personali!

Quanto questo Blog ama le classifiche, le liste, le domande… (e le risposte, ovvio). Non c’è un motivo preciso, cioè che sia noto ai più, magari per uno psicanalista è chiarissimo, solo che è carino leggere le definizioni che le persone danno di sé, affiancate a categorie che un altro ha predisposto, come nel caso del questionario di Proust (che da anni Io Donna mette in ultima pagina con le risposte di vari personaggi di spettacolo, cultura & co.).
Non credo sia qualcosa di troppo quadrato, no, non sono categorie fisse, ma solo temporalmente decise. Ferme in un certo momento, si intende, passato il quale magari si cambia. Ma non è grave. Il mondo è grigio, mica bianco o nero!!!
A fine anno o all’inizio del nuovo, poi succede spesso che blog, siti internet, giornali e rubriche varie facciano un po’ il punto della situazione annunciando una classifica di redazione, la propria personale, elenchi interattivi creati anche dai lettori, come fece Musica! il vecchio supplemento di Repubblica, sul finire del 1999 per scovare i migliori del secolo, acciderboli!
Il Domenicale de Il Sole 24 ore qualche settimana fa (6 dicembre 2009) ha chiesto di proclamare il libro dell’anno ad un po’ di personaggi. Certo il risultato è stato Cartesio, Opere 1637-1649, da Cacciari; Gad Lerner, Scintille. Una storia di anime vagabonde da Lucia Annunziata; Liaquat Ahamed, Lords of Finance da Mario Monti. Ma il gradimento di questo, per noi che leggiamo l’elenco, dipende dai destinatari cui viene posta la domanda. Dell’economista, perciò, raramente mi interessa se legge libri di economia in inglese, ma ci può essere nel mare di professioni, qualcosa che buchi… il foglio, come nel caso di figli di morti ammazzati su libri di figli di morti ammazzati (da Mario Calabresi: Umberto Ambrosoli, Qualunque cosa succeda), oppure da Pietro Ichino il libro di Benedetta Tobagi – anche lei “figlia” – Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre, e ancora Saviano e De Bortoli che consigliano due romanzi (anche? Urrà!): rispettivamente Joyce Carol Oates, Sorella mia unico amore e Philip Roth, Indignazione… ma c’erano anche quelli che non ti aspetti, quelli un po’ più fuori dagli schemi, che sono appuntati su un notes e non appena dovessero essere passati in rassegna, saranno pubblicati qui. A questo proposito succede che quando ci si ritrova vicini a un giornale o semplicemente ai gusti di un giornalista, allora le classifiche di dischi, libri, film diventano una vera fonte da cui trarre un po’ di ispirazione.

Dunque attesi con ansia i guru:

- Il blog di Thelonious: i dischi dell’anno;
- Il blog di Alberto Notarbartolo di Internazionale: qui trovate i dischi dell’anno: la roba seria e i dischi dell’anno: la roba leggera.
- Il portale musicale (ora anche cinema!) di Ondarock: in home page trovate il link alle classifiche della redazione.

E la musica di Finalmente Domenica? Beh, si tratta di musica pubblicata nel 2009 e di… scoperte fatte nel 2009, ma che magari sono state pubblicate prima – l’ordine è casuale:

- Ed Laurie - Meanwhile In The Park (Dangerbird, 2008) che quasi mi sembra un po’ Caetano Veloso sia come voce che come note;
- Rushmore OST (film di Wes Anderson) per i pezzi composti da Mark Mothersbaugh: bizzarri;
- God help the girl - God help the girl (Stuart Murdoch, cofondatore dei Belle & Sebastian alle prese con un nuovo progetto… pregevole!);
- Gonzales - Solo Piano (2005): ha a che fare con Feist, dunque… visto in concerto a giugno scorso nel parco della casa del Jazz. Un pazzo furioso, scioccante. Ma bravo;
- Graham Coxon – The Spinning Top (Advance)-2009. Il chitarrista (ehm, scusate, avevo scritto bassista!) dei Blur non è più una sorpresa, anzi sempre una garanzia;
- Jean Philippe Goude - Pour l'instante: prezioso;
- LarkinGrimm – Parplar (2008): una scoperta da non abbandonare per voce e ritmo tribale rivisto;
- Lhasa - Lhasa (2009): scoperta tanti anni fa con La llorona, dove cantava in messicano, stupisce adesso con questo disco malinconico assai: il primo pezzo è straordinario;
- Wildbirds & Peacedrums – Heartcore (2007): duo svedese. Questo il loro esordio. Speciali;
- Vashti Bunyan – Lookaftering… nientepopodimeno che del 2005. Il mio debole per le particolari voci femminili!

e tra gli italici:

- Ginevra Di Marco - Donna Ginevra: continua col folclore, coi dialetti, con le collaborazioni, continua bene;

Ecco qui.
Affollata?

Distratta?
Può essere, ma è verissima, sentimentale.
Spero di avervi dato qualche spunto.

Buon ascolto e buona lettura!

Robiciattola

4 commenti:

francesco ha detto...

perfetto... di dieci non ne conosco manco uno! Sto invecchiando, si vede a vista d'occhio (o d'orecchio che dir si voglia).
Però grazie di avermi messo tra i Guru, nientepopodimenoche alla pari di Ondarock (forum che stra-frequentavo una volta e che ora ho pressoché abbandonato).

Avevo pensato pure io una classifica libraria... se ho tempo ci provo.

Intanto auguri di un buon VentiDieci.

Robiciattola ha detto...

@francesco: non è possibile! leggi meglio! qualcosa potrebbe piacerti... Larkin Grimm è speciale, per esempio; Lhasa, che te lo dico a fare; Graham Coxon funziona.
orsù, ascolta!

Anonimo ha detto...

residuo 02 - contiamo gli errori: la mia foto preferita.

buon anno,

K.

Robiciattola ha detto...

bella, eh?

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