giovedì 25 marzo 2010

Parliamone...

E le liste??? "Il mio regno per un panino". Ah.

E poi la faccenda dei Talk Showssss?
Ma, dico.
Gli italiani hanno quello che si meritano.
Come capacitarmi oltre per questo annichilimento profondo su tutti i fronti?
Come osservare le persone remissive, silenziose, lobotomizzate, accecate e completamente a picco verso il fondo totale, più profondo (solo perché spero non ci sia un peggio peggiore di così) mai visto da me in vita (ma letto nei libri!!!).
DOVE DOVE DOVE (andare a finire?) o COSA COSA COSA (vi server per svegliarvi di brutto? lo troverò!)

E W La7 e L'infedele di Gad Lerner e pure Tetris di Luca Telese.

Detto questo il PD, nel presente, dovrebbe ben guardare in giro i suoi candidati, prima di candidarli, visto che fra uno dei cavalli di battaglia, di quelli che sempre, comunque, ci mettevano lo zampino e riscuotevano pure un discreto successo (come dire? freghiamocene dell'onestà, pur di arraffare voti!), in Calabria, c'era un certo Sculco Enzo che udite udite, dopo essere stato indagato & co, ma anche condannato, una volta considerato leader indiscusso di Margherita e PD, passa al PDL... ecchecavolonò?!!! Fare della propria vita la coerenza. Rifletti PD!

E Carla Bruni s'è fatta sto mandato da Premiere Dame. E basta. I francesi non sono gli italiani. SIGH!

Ed oggi ho letto due lettere su un D di Repubblica vecchio di qualche settimana. Ma già col restyling. Ultima pagina, quelle a cui risponde Galimberti. L'Umberto, il meno famoso (dopo Bossi, il vecchio Re nonno di Emanuele Filiberto, Eco, Agnelli, altri???), con una nuova fotografia. Insomma ho letto due lettere che mi hanno colpito e, nel mare di ignoranza, mi è parso di vedere una luce. Ragazzo di 23 anni, riflessivo (che già per scrivere a Galimberti...), sullo stile di Alexander Supertramp (Christopher Mc Candless) pseudonimo che usa il protagonista di Into the Wild, film di Sean Penn tratto da nelle terre emerse di Krakauer. L'altra 25enne circa, iscritta a lettere perché ci crede, legge, si documenta, studia, ricerca e si sente una marziana.

Non vi ho mai consigliato Cristina S. Tagliabue
?

The Last Station è un film di Michael Hoffman visto alla Festa del cinema di Roma. E' interessante vederlo non tanto per il film in sè, che seppur molto godibile non è un capolavoro, ma soprattutto per le prove splendide di Christopher Plummer (l'amato Von Trapp di Tutti insieme appassionatamente) e di Helen Mirren. Ma soprattutto per i personaggi: ciò che si scopre e si riscopre della vita del grande Tolstoj e ciò che stupisce e affascina della figura della moglie Sofya.

notte, sogni d'oro. r.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...Nord, di Rune Denstad Langlo (Sacher Distribuzione).

K.

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