lunedì 6 settembre 2010

Antonio Vassallo, mortammazzato n. ...

E’ stato ammazzato un sindaco in Campania. Ogni volta di più, per come la vedo io, muore la Campania, l’Italia, l’essere umano.
Ne ho letto ora e mi sembra che ci siano tutte parole tipo: “è stato spezzato un sogno”, “era un simbolo di legalità”.

E’ dunque inutile chiedersi perché. Basta questo. Quando uno è fuori dagli schemi e alza un po’ la testa, pensando di farsi giustizia, ecco qui che viene gabbato dalla facilità che si usa in certi contesti, per liquidare una persona scomoda, di intralcio alle abitudini ormai vigenti.

A volte mi capita di chiacchierare con gente del centro nord, dove non si comprende bene cosa voglia dire vivere con l’omertà della gente, con la paura.
Ed io sono di quelle che, per carità, dicono sempre di ribellarsi, ma so anche che non è facile. Perché è difficile chiedere alla gente di avere più coraggio, di difendere la propria vita, i propri cari, il proprio lavoro, quando spesso la gente del sud non ha niente da difendere e lo Stato non sostiene, non appoggia, non protegge, non interviene. Di fatto è il primo a non difendere.

La storia, al solito, non ha insegnato nulla.
E con questo intendo che è inutile l’intervento dello Stato in termini di intervento della serie “una botta e via”, quanto meno per i servizi di prima pagina in TV che pubblicizzano uno Stato interventista (come nel caso Fortugno). Ma poi? Del seguito nessuno parla. Almeno fino al prossimo mortammazzato

Eppure si sa che spesso i Magistrati vengono lasciati da soli ad agire in un territorio ostile. C’è bisogno che vi racconti io l’epilogo, in seguito a cui tutti si riempiono la bocca dei “poverino”, “era un esempio”, “la mafia così…”, “la ‘ndrangheta colì…”, “la camorra di qua e di là…”. Puntate di programmi TV, processioni, manifestazioni, funerali, talk shows, per? Niente, niente, stavamo scherzando.

I diritti civili minimi, prima di quelli… moderni, l’ecologia. Sì. In molti paesini del sud, però, è la legalità che deve essere curata e tutelata. E’ una priorità perché non scorre nelle loro vene, non sono tutti abituati, perché nessuno l’ha mai tenuta troppo in considerazione, perché c’è sempre stato l’eco di un: “e vabbè… che fa?”.

Però poi quanto rimbomba? Quanto si paga?
Quanto è grande la voragine delle lacune di una regione che non ha perseguito la legalità nel senso di responsabilità, civiltà, rispetto per gli altri, come obiettivo minimo, basilare e comune?

Gigante. Colmabile solo se si riparte.

Solo se ci si convince che non si può avere paura. Solo se si comprende che il messaggio dal centro, dall’alto, non può essere poco convinto e poco convincente, non può essere flebile, ma forte e chiaro.
Non si può scegliere gente inetta, indagata, collusa, debole. Ci vuole coraggio, troppo coraggio spesso.
Sono scettica. La mia sfiducia sta nel fatto che la gente ignorante la si controlla meglio e basta dargli da digerire piccoli e innocenti contentini, cui tutti abboccano, per convincerli che “… qualcosa, in fondo, la stiamo facendo“. Questa situazione piace, dopo tutto. Tanto è vero che, nelle terre più difficili, i concorrenti sono sempre soggetti manipolabili e mai teste troppo pensanti e pesanti.

Nessuno che si metta in testa di sovvertire l’ordine.
Se si, guai!!!

Da leggere:
http://www.ilpost.it/2010/09/06/angelo-vassallo-il-sindaco-di-pollica-ucciso-stanotte/
http://www.ilpost.it/2010/09/06/chi-era-angelo-vassallo/

4 commenti:

Anonimo ha detto...

"Sono scettica. La mia sfiducia sta nel fatto che la gente ignorante la si controlla meglio e basta dargli da digerire piccoli e innocenti contentini, cui tutti abboccano, per convincerli che..."

Credo TU abbia riassunto bene tutto con queste parole che condivido.
Nei vari medio evo della storia l'arma fondamentale per "goveregnare" è sempre stata l'ignoranza. E naturalmente tutte le sue gemmazioni.
Chi disubbidiva...GUAI!!!
Siamo due scettici.

Lup

Robiciattola ha detto...

ecco, ma qual è la soluzione?
arrendermi alla costante verità mi sembra davvero troppo. dunque?
lo so che è una domanda da un mlm di USD, ma... cos'è che facciamo esattamente?

Anonimo ha detto...

Forse la soluzione per abbattere un sistema (e non chiamiamola politica che quella è ben altra cosa e in Italia ormai morta da tempo) cosi ben raffinato nell'essere monoculturale (il profitto personale) e corrotto parrebbe semplice: una rivoluzione.
Il difficilissimo è quale tipo scegliere.
Certo per avere successo dev'essere condivisa dalla gran parte del popolo e, in caso di rivoluzione armata, da una buona parte dell'esercito.

O forse, più semplicemente, alle elezioni la percentuale di votanti dovrebbe superare il 90% e quello delle schede bianche gli dovrebbe essere pari.
Io credo che cambiare pezzetti qua e la non serva a nulla: di gente onesta ce n'è tantissima ma è resa quasi nulla da un sistema che è fatto ad arte per isolarla.
In ogni caso arrendersi equivarrebbe a non avere più speranza e senza quella non ha senso campare.
E missà missà che nonostante tutte queste parole non sono riuscito a darti e darmi una risposta chiara.
Tu ne hai una..per vincere quel mln di USD?

Lup

Robiciattola ha detto...

io non ne ho affatto una, purtroppo. perché tante volte ho pensato alla rivoluzione che è uno stratagemma anche per riscaldare gli animi di chi non ci crede, in un risorgimento. il fatto è che c'è un abbrutimento tale, da rendere difficile sperare. le persone oneste spesso tacciono. io spero, certo, ma non ho la soluzione.

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