giovedì 10 aprile 2008

Trilogia della villeggiatura regia di Toni Servillo

Il 3 aprile sono stata con la mia personala maitre à penser di teatro, Dafne, a vedere l'amato Toni Servillo a teatro, in una piece di Goldoni Trilogia della villeggiatura, di cui era anche regista.

Tre opere, in realtà, che lui sceglie di unire per farne quasi un lunga storia che mai finisce e poi si tronca così e quanto mi piacciono le cose che terminano in levare...!!!
Nel senso che c'è più spazio per lo spettatore, per la nostra personalissima fantasia, per immaginare di più, di meno, insomma.
Mi è piaciuto. Si, ironico, argusto e lui è straordinario, è eclettico, pungente, un attore che mi stupisce, colpisce, affascina, diverte... il personaggio di questa piece poi era a metà tra un dandy e un vanesio, insomma tutto il massimo del vizio, dell'egocentrismo, bravissimo... e conduceva lo spettacolo, anche se, da ottimo regista, c'è circondato di attori eccezionali: la mia preferita? quella che interpretava Giacinta, diciamo la protagonista dello spettacolo! Anna Della Rosa, eccola qui nella foto con Paolo Graziosi.

















Non sto qui a tediarvi su indagini di bravura regia & co, però basta.
Vi riporto solo le intenzioni di Servillo, lette sul sito del Piccolo Teatro di Milano:
«I personaggi principali di queste tre rappresentazioni - scriveva Goldoni nella nota dell’Autore a chi legge – sono di quell’ordine di persone che ho voluto prendere di mira; cioè di un rango civile, non nobile e non ricco, poiché i nobili e i ricchi sono autorizzati dal grado e dalla fortuna a fare qualcosa di più degli altri. L’ambizione de’ piccoli vuol figurare coi grandi, e questo è il ridicolo che io ho cercato di porre in veduta, per correggerlo, se fia possibile».
Genio no?

1 commento:

Anonimo ha detto...

cavolo.
mi piacerebbe tanto parlare con te di questo spettacolo*.*


se ti va: lauralali9@hotmail.com


laura.

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