lunedì 9 gennaio 2012

Classifiche Musica 2011

Che dire?

Le classifiche mi piacciono sempre un bel po’. Mi permettono di rimettere in ordine le mie idee e quelle altrui. Di ispirarmi, di non dimenticare, di eleggere, di dissertare, di spulciare… insomma, è una cosa carina. Trovo.

Sul finire del 2011, come ogni anni, siti, moltitudini di esperti, riviste varie di settore etc… si sono dati un bel da fare a stilare la loro personale classifica. Ma c'è anche chi non le ama!

Ed io? Un po’ butto l’occhio, un po’ regalo podi, un po’, come successo 2 anni fa, mi ritrovo a dire cos’è che ho ascoltato di più… insomma, la mia non è proprio una classifica delle uscite musicali-editoriali o cinematografiche, ma un personale elenco di quello che ho ascoltato/visto/letto.
Una cosa ordinata, senza ordine, in qualche modo.
Poi seguo cosa fanno/dicono gli altri:

- Questo è il link al nuovo Blog dell’ex Blognotes di Internazionale;
- Questa è la musica che ha ascoltato di più Luca Sofri, nel 2011;
- ... E anche Assante, come poteva esimersi dal suo Blog Media-Trek?
e poi? Robe bizzarre...
- I migliori dischi africani;
Nonché, alla fine, la classifica di Ondarock che elegge Anna Calvi su tutti e devo dire che mi trova perfettamente d'accordo. Che dirvi? Personalità stupefacente.

C'ho preso gusto, così ospito pure le chiacchiere - sul tema - fatte con gli amici, con le loro classifichette e podi. Per Ferdinando (con cui parliamo e scambiamo musica dalla notte dei tempi) le sue 10 posizioni sono:

1. James blake
2. Pj Harvey
3. Kanye West
4. Feist
5. Lykke Li
6. Bon iver
7. Radio Moscow
8. Fucked up
9. Fleet foxes
10. Decemberists

Oltre a ciò, mi scrive che si riserva di ascoltare, in ritardo, 3 dischi che gli sembrano degni di nota:
- real estate
- drake
- m83
…e - dice - a quanto pare “bisogna” ascoltare pure Beyoncè…

Azz… aggiungo io!
E poi c’è Giovanni. Condividiamo, condividiamo. Periodi più, periodi meno, ma poi – alla fine – c’è sempre una specie di resoconto, per non perdere terreno. E così mi scrive le tracce lui, più che i dischi:

1. the national - think you can wait2. pearl jam - better man (live acustico al bridge school benefit)
3. jovanotti - l'elemento umano
Da qui in poi in ordine sparso:
twilight singers - dynamite stepsthe antlers - corsicana
ryan adams lucky nowr.e.m. - we all go back to where we belong (per devozione)
m83 - wait
gustavo santoalalla - elegiac
glasvegas - you
daniele silvestri - le navifeist - the circle married the line
death cab for cutie - stay young, go dancing
cristina donà - più forte del fuoco
adele - turning tables
james vincent mcmorrow - we don't eat

e definisce il 2011 complessivamente povero musicalmente.

Ed io? Che ho fatto in questo 2011? Beh musicalmente, sì, mica ci mettiamo a parlare di massimissimi sistemi, eh.
No, non vorrei fare una classifica, quindi l’ordine sarà sparso, sparsissimo su note emozionali, un po’, più che legate all’uscita proprio nel 2011, cose ascoltate e riascoltate e libri letti, ma di chissàquando.
Dunque, via:
Non c’è dubbio che per me questo sia stato l’anno dei Beatles. Per una congiuntura astrale che ho deciso di assecondare, dalla fine del 2010, per tutto il 2011. Divertendomi un po’ anche con la colonna sonora di Accross the universe, devo dire.

E, in fatto di colonne sonore, direi che quella di Drive non è affatto male, in particolare la 1a (Nightcall, di Kavinsky & Lovefoxxx) e la 4a (Oh My Love di Riz Ortolani (feat. Katyna Ranieri)) traccia.
Poi………………

Anna Calvi (mancata LIVE per 2 volte!)
FeistMetals
Fleet Foxes - Helplessness Blues
John Grant - Queen of Denmark (che forse è targato 2010, ma vabbè)
Laura Marling - A Creature I Don't Know
Jonathan WilsonGentle Spirit
My brightest Diamond: una “scoperta” indescrivibilmente goduriosa.
St. Vincent - Strange Mercy
e
PJ Harvey - Let England Shake… che ve lo dico a fare?

Insomma, mi spiace per questa evidente spiccata tendenza per le voci femminili, ma non posso farci nulla: ne sono innamorata febbrilmente.

Ho poi scoperto Alela Diane, Alexi Murdoch (grazie alla col. son. di Away we go, di cui parlo qui), non può ormai mancare Bill Callahan (Apocalypse), anche se non è al livello dei precedenti album; ho ascoltato il nuovo di Duffy, che mi ha molto colpita nel suo disco d’esordio (non foss’altro perché non le avrei dato 2 euro), ma non mi ha dato le soddisfazione che, questa volta, mi sarei aspettata; ho ritrovato con piacere Jens Lekman con An Argument with Myself e la “mia” Joan as Police Woman con The Deep Field che però non mi ha conquistato come i precedenti; She & him continuo ad ascoltarli sempre, sia Volume 1 che Volume 2 e, peraltro, quest’anno hanno deciso di regalarci, in perfetto stile, una compilation natalizia che si confeziona perfettamente alla voce di Zoey;

Ho poi ascoltato pochi italiani, in effetti. Non so perché, ma classici a parte, l’ascolto dei miei connazionali si riduce spesso a poche ore/mese. Dunque Cristina Donà non si scappa, quella c’è e Più forte del fuoco mi ha emozionato un mucchio. E poi, negli ultimi mesi dell’anno, molto anche SCOTCH di Daniele Silvestri, con un occhio/orecchio particolare ad Acqua stagnante. E qualche riascolto di De Gregori, ma i brani meno conosciuti, meno POP, ecco diciamo. Fossati poi sempre, al solito e ho glissato, devo dire quest’ultimo Musica Nuda. Com’è? Boh. Ogni tanto bisogna interrompere…

Poi vi svelo che, della musica portata in macchina e che lì rimane, ascolto e riascolto molte cose datate e quasi niente di nuovo. Ma nel nuovo riassetto casa/mezzi di ascolto, la macchina rimane l’isola in cui cantare a squarcia gola. Dunque il regno di: Alanis Morissette – Jagged little pill; Ella Fitzgerald – Gershwin songbook; Cristina Donà – Piccola faccia; Morelenbaum/Sakamoto – Casa; Tribalistas; Joan as police woman, un mix; Grace di Jeff Buckley e Five Leaves Left di Nick Drake.

Mi riprometto di ascoltare meglio Bon iver e… anche Beyoncè, forse? :)

Insomma, niente di preciso, definitivo, niente di quelle cose che lasci lì. Tutto in evoluzione. E poi chissà, nel 2012 tante sorprese, ispirazioni, date da questi banchi di partenza. Tipo: tanti di questi indizi usciti nel 2011, non potrebbero rivelare degli importanti tour nel 2012? Di certo!!! Quelli che mi auguro, intanto, sono Feist e Laura Marling: la prima vista al Piper nel 2008 ed è così sofisticata che proprio non potrei mancarla, senza contare (ma… già detto?) che Metals è così bello… Laura l’ho mancata, invece, nel 2008, perché ero in Marocco, mentre suonava al Circolo (mi pare fosse il 4 maggio) e da lì, m’è rimasta… qui. Ho controllato. gigs di entrambe per ora niente Italia, solo nord europa, australia. Me vojo ammazzà.

buona musica a tutti,
r

7 commenti:

Anonimo ha detto...

non avrei lasciato fuori (tra gli altri):

Tunng, This is Tunng... Live from the BBC

Moriarty, The missing Room
(http://www.moriartyland.net/)

buon anno,

-p

Anonimo ha detto...

letto 2 settimane fa. dopo il deserto dei tartari e il racconto sette piani. che dire?

Robiciattola ha detto...

@ Anonimo: Cosa? Un amore?
che dire? bene, fino ad ora...
:)

Anonimo ha detto...

...si, un amore. letto un paio di settimane fa.

Robiciattola ha detto...

@Anonimo: e? cosa ne pensi? vuoi scrivere qualcosina? ...oltre a un nome? ;)

r

Ylenia ha detto...

Io ormai sto perdendo colpi sulla "nuova musica".
Però concordo su Drive, su Adele, su altre cose sparse qua e là e col tuo amico, su Beyoncè.
E pure io me vojo ammazzà che ancora non è uscita una data italiana per Florence, anche se il suo concerto romano del 2011 (o 2010? Mi sto perdendo gli anni)sono riuscita a non perdermelo.
:)

Robiciattola ha detto...

@ Ylenia: si, l'Italia sembra bannata dai concerti 2012. Eh, la crisi avrà colpito pure i manager! Vedrai che uscirà tutto d'estate. Tutto concentrato concentrato... sob!

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