Shortbus
Quandro andrò a New York, ci voglio fare un salto!
Sì, perchè Shortbus, oltre che essere il nuovo film di John Cameron Mitchell, quello di Hedwig, per capirci, è anche un locale di NYC, nel qule si incontrano vari "generi" di esseri umani e nel quale tutto è concesso.
Sapevo di cosa si trattasse, ma quando ho fatto il mio ingresso in sala, c'era un fellatio in corso (non tra il pubblico, ma sullo schermo)!
Il locale è gestito da Justin Bond, reale tenutaria del locale newyorkese che, nel film, è interpretato da lei stessa, che apre le porte del suo locale alla sessuologa Sophia che non ha mai avuto un orgasmo e poi a ruota una serie di personaggi che quasi sembra chiudano fuori dalla porta del locale le loro fobie e i loro problemi.
Diciamo che tra immagini provocatorie, folli e divertenti, il film mi è sembrato un pout pourri di immagini (fantastica quella del plastico di NYC!)...
Non posso dirvi di andarlo a vedere al cine, perchè costa troppo, non ne vale la pena, ma non abbandonate l'idea di noleggiarlo in DVD! Magari c'è pure qualche EXTRA simpatico!!!
besos
1 commento:
ma justin è un nome da donna o da uomo? bond, poi, è il cognome macho per antonomasia.
riflessione estemporanea ma (inconsciamente) azzeccata su shortbus, film-venue che fa della con/fusione dei generi premessa e sostanza di quanto accade colà. no?
p.s. a pensarci bene anche carol è un nome femminile e maschile, ma per il maschile ci vuole la K e il passaporto polacco...
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